Citroen 2CV, 30 anni fa usciva di produzione la francese più amata

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Nel 1990 terminava la parabola della Citroen pensata per la campagna diventata un'icona transalpina
21 agosto 2020

Con tanto di fanfara di accompagnamento, il 27 luglio di 30 anni fa, era il 1990, dalla catena di montaggio di Mangualde, in Portogallo, usciva l'ultima Citroen 2CV.

Dopo 41 anni si interrompeva la carriera dall'utilitaria francese più popolare al mondo, una carriera che ha totalizzato ben 5,1 milioni di esemplari, versioni derivate comprese.

Il progetto 2CV fu avviato alla metà degli anni '30 ed era pronto per il 1939, ma si concretizzò solo al Salone di Parigi del 1948, alla fine della guerra, in una versione più evoluta rispetto alla prima di quasi un decennio addietro.

Il motore boxer bicilindrico raffreddato ad aria con una cilindrata iniziale di 375 cm3 sviluppava 9 CV e permetteva di raggiungere 70 km/h. Era dotato di serie di un cambio a quattro velocità. La potenza di questa unità triplicò nel corso degli anni.

Il nuovo motore da 602 cm3 della Citroën 2CV6 del 1970 inizialmente aveva 28 CV, ma passò nelle fasi finali della carriera della Due Cavalli a 29 CV, per una velocità massima di 113 km/h. Nel 1951 nacque la versione commerciale “Fourgonnette”.

A partire dal 1976, furono sviluppate numerose serie speciali a iniziare dalla SPOT, realizzata sulla 2CV Club, con la carrozzeria nella tinta Orange Teneré. La SPOT aveva un motore da 435 cc e, solo per la Svizzera da 602 cc. Furono vendute tutte così rapidamente che pochi anni dopo si pensò a nuove serie speciali.

Nel 1981 arrivò la 2 CV Charleston (che doveva chiamarsi Tréfle, come la piccola 5HP Citroën degli anni ‘20) e che era un omaggio agli “anni folli” di Parigi, in stile retrò, gialla e nera o bordeaux e nera e successivamente in due toni di grigio.

Nel 1983 fu la volta delle France3 (che in Italia si chiamarono Transat), poi nel 1985 le Dolly, nel 1986 le Cocoricò tricolori e persino una versione dotata di frigobar allestita in collaborazione con una nota ditta di acque minerali: la 2CV Spécial Perrier del 1988.

La Charleston che sostenne a tal punto le vendite della 2CV da prolungarne la vita fino al 1990, quando le nuove normative europee la misero definitivamente fuori gioco.

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