Corsi di guida sicura: frenata sul bagnato evitando il testacoda

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La terza puntata primaverile dei corsi di guida sicura mostra come effettuare correttamente una frenata su fondo bagnato evitando il testacoda
11 aprile 2013

La nuova puntata dei corsi di guida sicura proposti da Automoto.it in collaborazione con Yokohama porta l’attenzione su come effettuare in maniera efficace una frenata sul bagnato in modo da evitare un possibile testacoda.

Dopo aver visto come affrontare infatti la frenata di emergenza
, vediamo ora in questo caso come gestirla su un fondo viscido come quello che presenta il manto stradale quando ha appena smesso di piovere. La prova andrà a simulare una condizione simile a quella presente con un lato destro della corsia caratterizzato da un asfalto più bagnato con delle foglie sul margine esterno ed un lato sinistro più asciutto (conseguenza questa del fatto che le strade sono fatte a “schiena d’asino” e quindi con una leggera pendenza per far ovviamente defluire l’acqua).

In questo caso la questa situazione verrà simulata in pista grazie ad una zona d’asfalto caratterizzata dalla presenza di una resina scivolosa, affiancata a sua volta da una zona in cui l’asfalto presenta un’aderenza normale. Si avranno così le ruote di destra in appoggio sulla resina (ove sarà effettuata la frenata) e le due ruote di sinistra sull’asfalto.

Questa frenata verrà prima simulata senza ABS con una frenata violenta. Le due ruote di sinistra saranno in fase di frenata sull’asfalto ormai quasi asciutto, mentre le due ruote di destra andranno a frenare sull’asfalto scivoloso. Cosa succederà? Succederà che facendo perno sulle ruote di sinistra la vettura andrà in testacoda e farà una vistosa sbandata. Effettuato questo primo testacoda, ossia l’errore, andiamo a vedere cosa si debba fare in questa situazione di emergenza per mantenere il controllo della vettura.

Il guidatore dovrà in questo caso andare contro il suo istinto, ovvero lasciare il piede dal freno, controsterzare leggermente per riallineare la vettura e poi modulare la frenata quando la vettura sarà di nuovo raddrizzata al fine di fermala il prima possibile.

La seconda simulazione prevede invece il reinserimento dell’ABS e la re-simulazione di questo tipo di frenata, che in queste situazioni critiche è molto difficoltosa, ma che con l’ABS inserito manterrà la traiettoria in modo da permettere al guidatore di frenare senza problemi.

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