Covid e spostamenti: cosa cambia dal 16 febbraio?

Covid e spostamenti: cosa cambia dal 16 febbraio?
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Tra pochi giorni scade il decreto che vieta, tra gli altri, anche gli spostamenti tra regioni: ecco gli scenari possibili
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
8 febbraio 2021

Complice la crisi di Governo ancora in atto, la data del 15 febbraio, giorno in cui non saranno più operative le disposizioni finora in vigore, potrebbe rappresentare una vera svolta soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti personali oltre i confini regionali di residenza, finora molto limitata qualora non dettati da motivi di lavoro o da esigenze improrogabili.

Con un quadro nazionale che ormai vede la maggioranza delle Regioni passate in zona gialla, se non arriverà un'eventuale proroga da metà mese si dovrebbe poter nuovamente viaggiare tra aree diverse del Paese. 

Fino ad oggi, come detto, gli spostamenti sono vietati, con eccezioni per ragioni di lavoro, salute necessità e seconde case, e così sarà fino al 15 febbraio, mentre il DPCM resta in vigore fino al 5 marzo.

In linea teorica, dal 16 febbraio si dovrebbe poter di nuovo viaggiare da una regione gialla a un'altra regione dello stesso colore: su questo punto, le indicazioni del Governo sono molto chiare: “Dal 16 febbraio al 5 marzo gli spostamenti tornano invece ad essere consentiti da e per tutte le regioni ubicate in area gialla, salva l'eventuale sopravvenienza di nuove disposizioni limitative".

Tutto lascia pensare che né l’ex-premier Giuseppe Conte né Roberto Speranza, ministro dimissionario della Salute, abbiano intenzione di tornare sull’argomento, pur avendone facoltà finché non sia entrato in attività un nuovo Esecutivo.

Anche se conviene andar cauti nel fare previsioni, sembra prevalere l’orientamento a non prendere ulteriori decisioni restrittive della mobilità, lasciando - come si suol dire - la patata bollente nella mani dei nuovi protagonisti della scena politica.

Lo lascia intendere anche una dichiarazione di Francesco Boccia, ministro uscente degli Affari Regionali, che ha affermato «Se ne occuperà il nuovo governo e servirà un decreto», mettendo di fatto la questione sulla scrivania - invero in questo momento piuttosto piena di incartamenti da esaminare - di Mario Draghi.

Se l’ex-presidente della BCE riuscirà nel tentativo di formare un nuovo Governo, tra i suoi primi atti ci potrebbe quindi essere quello relativo agli spostamenti privati; ma si tratta di una corsa contro il tempo, visto che l’eventuale decreto andrebbe stilato e reso pubblico entro il 14 febbraio, ed in mezzo ci sono questioni ben più delicate ed importanti da risolvere.

Sarà quindi presto possibile tornare a visitare parenti, amici e conoscenti che vivono in altre regioni, anche a centinaia di chilometri di distanza?

Lo sapremo a breve, anche se a freddare gli entusiasmi sono arrivate le ultime parole di Speranza, che su Facebook ha ricordato come: «Zona gialla non significa scampato pericolo e serve massima prudenza su tutto il territorio nazionale per non vanificare i progressi delle ultime settimane, risultato dei sacrifici fatti finora, perché il virus circola e il rischio resta alto. Non possiamo scherzare con il fuoco».

Insomma, trepidante attesa e dita incrociate...

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