Cyberattacco record contro Jaguar Land Rover: 2,5 miliardi di danni, la più grande catastrofe digitale della storia britannica

Cyberattacco record contro Jaguar Land Rover: 2,5 miliardi di danni, la più grande catastrofe digitale della storia britannica
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Un attacco informatico senza precedenti ha paralizzato Jaguar Land Rover per sei settimane, bloccando la produzione e scuotendo l’intero settore automobilistico europeo
24 ottobre 2025

Il cyberattacco contro Jaguar Land Rover è diventato il più costoso mai registrato nel Regno Unito. Secondo un rapporto del Cyber Monitoring Centre (CMC), l’incidente avvenuto tra fine agosto e inizio settembre avrebbe generato un danno economico stimato in 2,5 miliardi di dollari per l’economia britannica.

Le conseguenze sono state devastanti: il costruttore ha dovuto interrompere completamente la produzione per oltre un mese, con ripercussioni dirette su oltre 5.000 aziende partner. Le tre fabbriche del gruppo, capaci di produrre fino a mille veicoli al giorno, sono rimaste ferme fino a ottobre. Un blackout produttivo che ha messo in ginocchio la filiera, mostrando quanto anche i colossi dell’automotive possano essere fragili davanti a un attacco informatico.

Un blocco da 50 milioni di sterline a settimana

Durante il mese di settembre, Jaguar Land Rover avrebbe perso circa 50 milioni di sterline a settimana, secondo le stime di Reuters, confermate poi dagli analisti del settore. Il gruppo Tata Motors, proprietario del marchio, ha dovuto ottenere dal governo britannico una garanzia di prestito da 1,5 miliardi di sterline per evitare un collasso a catena tra i fornitori. L’attacco, classificato dal CMC come di “categoria 3 su 5”, rientra nella fascia degli eventi “sistemici”, quelli cioè in grado di colpire un intero ecosistema industriale. La ripartenza della produzione a ottobre non ha però cancellato le perdite, che potrebbero continuare a salire nei prossimi mesi, rendendo questo episodio una delle più gravi crisi industriali digitali nella storia dell’automotive britannico.

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Un segnale d’allarme per tutto il settore auto europeo

Il caso Jaguar Land Rover dimostra quanto il settore automobilistico sia ormai dipendente dalle infrastrutture digitali. L’attacco, avvenuto proprio il 1° settembre, in coincidenza con il “new plate day”, il giorno più importante per le immatricolazioni nel Regno Unito — ha paralizzato completamente le vendite di Jaguar e Land Rover. Nessuna vettura ha potuto essere registrata in quella data.

L’impatto ha colpito non solo il costruttore, ma anche concessionari, fornitori e persino l’amministrazione pubblica. Per il CMC, si tratta dell’attacco informatico più costoso mai avvenuto oltremanica, un triste primato che mette in evidenza la necessità di rafforzare la cybersicurezza industriale. Un vero campanello d’allarme per tutta l’industria automobilistica europea, oggi più che mai esposta alle nuove minacce digitali.

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