Dalla Cina a Barcellona: Chery (Omoda e Jaecoo) sfida l’industria europea sul suo stesso terreno

Dalla Cina a Barcellona: Chery (Omoda e Jaecoo) sfida l’industria europea sul suo stesso terreno
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Il colosso cinese Chery rafforza la sua presenza in Europa con un centro di ricerca e sviluppo a Barcellona
30 luglio 2025

Il gruppo automobilistico cinese Chery, già presente in Spagna con i marchi Omoda e Jaecoo, aprirà un centro di ricerca e sviluppo (R&D) a Cornellà de Llobregat, alle porte della capitale catalana. Lo ha annunciato il presidente della Generalitat, Salvador Illa, durante il suo viaggio istituzionale in Cina, dopo un incontro con il presidente del gruppo Chery, Yin Tongyue, presso la sede centrale di Wuhu.

Secondo quanto comunicato dal Governo catalano, il nuovo centro – che entrerà in funzione già da questo autunno – avrà una superficie di 2.000 metri quadrati e si concentrerà sull’adattamento dei veicoli alle esigenze e ai gusti del pubblico europeo. In particolare, si lavorerà sulla personalizzazione delle carrozzerie, sul design e sull’integrazione di soluzioni specifiche per l’Europa.

L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie al lavoro dell’agenzia pubblica Acció, legata alla Conselleria d’Empresa. Illa ha sottolineato che si tratta di un "accordo già chiuso", frutto di mesi di trattative: "Per la Generalitat, avere un centro di ricerca di una delle aziende più avanzate al mondo in campo automobilistico e robotico rappresenta una grande opportunità".

La Cina investe in Catalogna: 1,2 miliardi in 5 anni

L’investimento si inserisce in un contesto di crescente interesse cinese per la Catalogna: negli ultimi cinque anni gli investimenti diretti cinesi nella regione hanno superato 1,2 miliardi di euro, generando oltre 2.300 nuovi posti di lavoro e portando a circa 200 le filiali cinesi attive in Catalogna. Chery si affianca così ad altri gruppi asiatici che vedono nella Spagna, e in particolare in Barcellona, un hub strategico per entrare nel mercato europeo.

Omoda e Jaecoo, i due brand su cui Chery punta per la sua espansione in Europa, hanno debuttato sul mercato spagnolo nel 2024 e, in meno di due anni, hanno già venduto oltre 20.000 unità

Il nuovo centro R&D si aggiunge all’altro grande tassello della strategia industriale del gruppo cinese: la produzione locale. Nell’aprile 2024, Chery ha siglato un accordo con la spagnola EV Motors, proprietaria dei marchi Ebro e BTech, per avviare la produzione di veicoli elettrici nel sito ex Nissan nella Zona Franca di Barcellona, all’interno del D-Hub. Anche questo progetto gode del supporto istituzionale della Generalitat ed è visto come un’occasione per rilanciare l’industria automotive catalana.

Nel 2024, Chery ha raggiunto un volume di vendite di oltre 2,6 milioni di unità a livello globale e ha superato i 5 milioni di auto esportate. Con presenza in più di 80 mercati internazionali, è la casa automobilistica cinese più esportatrice da 22 anni consecutivi. L’apertura del centro di ricerca a Barcellona non solo rafforza la presenza europea del gruppo, ma testimonia anche un cambio di paradigma: le case cinesi non vogliono più solo vendere in Europa, vogliono anche progettare e costruire in loco.

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