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A pochi giorni dalla scadenza fissata per l’entrata in vigore di nuovi pesanti dazi statunitensi, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno raggiunto un’intesa che scongiura un’escalation commerciale tra le due sponde dell’Atlantico. L’accordo, annunciato oggi dal presidente Donald Trump e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, fissa al 15% i dazi sulle esportazioni europee verso gli USA, ben al di sotto della minaccia iniziale del 50%.
La notizia arriva al termine di settimane di negoziati serrati tra Bruxelles e Washington, condotti in un clima teso e con il timore crescente che il mancato accordo potesse infliggere un duro colpo all’economia globale. Trump aveva annunciato a maggio la sua intenzione di colpire quasi tutte le merci europee con dazi del 50%, poi ridotti al 30% nel corso dei colloqui, fino all’intesa odierna che prevede un’aliquota del 15% "su automobili e tutto il resto", come dichiarato dal presidente americano, escludendo però farmaci e metalli.
“È il più grande di tutti gli accordi”, ha detto Trump ai giornalisti dal suo golf club a Turnberry, in Scozia. “Penso che questo chiuda definitivamente il dossier”.
Dal canto suo, von der Leyen ha parlato di un’intesa che porterà “stabilità e prevedibilità” in un contesto geopolitico sempre più incerto. L’accordo prevede, tra le altre cose, che l’Unione Europea acquisti 750 miliardi di dollari in energia dagli Stati Uniti, investa altri 600 miliardi nell’economia americana, apra ulteriormente i mercati europei al commercio a zero dazi con gli USA e compri grandi quantità di equipaggiamento militare statunitense.
L’intesa si inserisce nel più ampio disegno strategico di Trump di riequilibrare la bilancia commerciale americana e riscrivere le regole del commercio globale. Durante il suo secondo mandato, il presidente ha già raggiunto accordi bilaterali con Regno Unito, Giappone, Indonesia e Vietnam, anche se la promessa di “90 accordi in 90 giorni” resta, ad oggi, lontana dall’essere mantenuta.
In un mondo sempre più polarizzato tra sfide geopolitiche ed economiche, l’accordo tra UE e USA rappresenta una tregua significativa. Ma i margini di tensione restano: ora spetterà alle istituzioni e alle imprese capire se questa nuova intesa sarà davvero il preludio a un futuro di cooperazione o solo una pausa prima della prossima crisi.