Dove andrà Fiat senza elettrificazione, SUV e Marchionne? Attesa per il nuovo piano mentre calano le vendite

Dove andrà Fiat senza elettrificazione, SUV e Marchionne? Attesa per il nuovo piano mentre calano le vendite
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A breve le decisioni della dirigenza FCA chiariranno la strada che percorrerà il marchio di auto italiane più popolare, mentre alcuni analisti lo danno in calo addirittura del 20%, senza forti contromisure. Addio Italia?
27 maggio 2018

Punti chiave

Dubbi sul futuro di Fiat? Non pochi, come tutti coloro amino il marchio tricolore, o vi abbiano investito, di certo sanno. Questo purtroppo il feeling condiviso, almeno vedendo le carenze attuali per una gamma di chi, sino a pochi decenni addietro dominava invece su vari mercati internazionali, presidiando più segmenti e competendo alla pari con marchi che oggi hanno “doppiato” le quote Fiat in termini di vendite. Sembra che il cavallo di battaglia per il futuro a breve di Fiat, nella sua madre Patria e in Europa, potrà essere quantomeno la nuova 500 data per certa anche elettrica, per il momento non venduta da noi ma già presente negli USA, affiancata poi da maggiori economie sulla sempre vendutissima nuova Panda, assemblata solo in Polonia e non più in Italia dalla sua prossima generazione, quella del 2020.

Nel frattempo, per Fiat s’intravedono momenti grigi come già quello presente, poiché poveri di novità serie sulla gamma, sempre meno estesa rispetto ai concorrenti, gamma in cui oltre essere limitata la presenza di veri SUV è assente l’elettrificazione. Per la Punto, che cesserà la propria carriera, sin troppo lunga (dal 2005) del modello serie 199 questa estate, non si conosce ancora ufficialmente se ci sia sostituta e con quali caratteristiche.

Un marchio che negli anni Settanta e Ottanta sfornava auto made in Italy di ogni segmento, vendute in tutto il mondo, oggi vende quasi solo utilitarie
Un marchio che negli anni Settanta e Ottanta sfornava auto made in Italy di ogni segmento, vendute in tutto il mondo, oggi vende quasi solo utilitarie

 

I dubbi saranno in parte chiariti tra pochi giorni, dal consiglio di amministrazione e da Marchionne, che parlerà all'investor day dei piani industriali per i prossimi anni. Il dirigente che ha finanziariamente salvato le sorti globali di un gruppo da lui stesso pesantemente trasformato, lascerà il posto ma anche un duro compito a chi gli succederà. Se novità interessanti ci saranno, pare possano arrivare solo negli anni Venti lasciando, secondo alcuni analisti, le vendite Fiat in pesante calo per questi due anni. Le indiscrezioni parlando di un futuro sempre più generalista nel mondo delle piccole e meno tricolore, lontano dai brand premium e anche alcuni non premium ma di maggiore qualità e forza, rispetto alla Fiat del nuovo secolo. Pare che possa essere messo in strada un B-SUV economico che prenda il posto che ha Fiat Tipo (assemblata in Turchia, ndr) tra le auto di segmento C, lasciando solo nei ricordi le memorie di automobili Fiat tutte 100% made in Italy e con un certo appeal anche nei mercati evoluti, non solo in quelli dell’America Latina.

 

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