Ecco la prova che le batterie durano davvero: la ID.3 ha percorso 170.000 km e ha perso solo 12 km di autonomia

Ecco la prova che le batterie durano davvero: la ID.3 ha percorso 170.000 km e ha perso solo 12 km di autonomia
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Un test durato quattro anni del club automobilistico tedesco ADAC dimostra che le auto elettriche non temono la prova del tempo
10 novembre 2025

Per anni si è detto che le batterie delle auto elettriche degradano rapidamente, specialmente se sottoposte a ricariche complete o lasciate a lungo al 100%. Ma l’esperimento condotto dal German Automobile Club (ADAC) racconta tutt’altro. La protagonista è una Volkswagen ID.3 Pro S Tour con batteria da 77 kWh, messa alla prova per oltre 107.000 miglia (circa 170.000 km) in soli quattro anni.

L’auto veniva ricaricata spesso fino al 100%, pronta per i turni successivi di guida, e talvolta restava completamente carica per giorni. Eppure, al termine del test, il degrado complessivo della batteria si è rivelato minimo: la perdita di autonomia è stata di soli 8 miglia (12 km) rispetto all’inizio.

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Una batteria ancora in forma dopo 170.000 km

Durante il test, la ID.3 è stata monitorata periodicamente dal Bavarian Test and Technology Centre, con risultati sorprendenti: 96% di capacità residua dopo 13.500 miglia, 94% dopo 52.000 e 91% a 90.000 miglia. Un valore perfettamente in linea con le aspettative del costruttore e ben al di sopra della soglia del 70% che avrebbe fatto scattare la sostituzione in garanzia.

Nel frattempo, Volkswagen ha rilasciato vari aggiornamenti software che hanno migliorato la velocità di ricarica rapida fino a 170 kW e ottimizzato i consumi in condizioni reali, soprattutto in inverno. L’esperimento dimostra quanto la manutenzione digitale, ossia tenere aggiornato il software dell’auto, sia oggi parte integrante della cura del veicolo.

 

Lo studio Aviloo e la verità sui test di laboratorio

A certificare i risultati ci ha pensato anche Aviloo, azienda austriaca specializzata in diagnosi delle batterie, che ha eseguito il Premium Test per misurare lo stato di salute (SoH). Aviloo ha poi ricordato una ricerca pubblicata su Nature Energy, secondo cui i test di laboratorio “a corrente costante” tendono a sovrastimare l’invecchiamento, rispetto a quelli “dinamici” che simulano la guida reale.

In pratica, le batterie durano più del previsto, perché la vita su strada è meno stressante di quella in laboratorio. E non serve guidare sportivamente: secondo un altro studio Aviloo su 402 EV, una guida moderata può ridurre i consumi del 10% durante l’intero ciclo di vita della batteria.

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