Eterniti Artemis

Eterniti Artemis
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La cornice del Salone di Pechino ha offerto l’occasione per presentare la versione semi-definitiva della nuova Eterniti Artemis, SUV high-performance derivato dall’attuale Porsche Cayenne e capace di sviluppare 600 CV di potenza
24 aprile 2012

La Casa britannica ha colto l’occasione del Salone dell’Auto di Pechino, in programma fino al prossimo 2 maggio, per presentare al pubblico e alla stampa la versione semi-definitiva dell’Eterniti Artemis, SUV high-performance di fascia premium, prodotto in serie limitata e derivato dall’attuale Porsche Cayenne, che a tratti può ricordare la Hemera svelata durante lo scorso Salone di Francoforte.

Osservando gli esemplari esposti all’interno dell’area espositiva del Salone, ufficialmente ancora in forma non definitiva, non è difficile ipotizzare che le versioni di serie presenteranno comunque un numero molto limitato di modifiche. La sezione frontale si caratterizza per un’ampia calandra che, allo stesso modo delle due prese d’aria laterali dalla forma squadrata, viene corredata da una griglia metallica, volta a conferire alla vettura un look maggiormente ispirato alla sportività.

La zona inferiore del paraurti guadagna uno spoiler, che ha l’obiettivo di migliorare le prestazioni aerodinamiche alle alte velocità, mentre il cofano motore presenta tre prese d’aria e i gruppi ottici si caratterizzano per un design affilato, che converge verso il centro ideale della vettura.

La fiancata è la zona che rivela nella maniera più evidente la derivazione di questo Sport Utility dalla Cayenne e si caratterizza principalmente per i grandi cerchi in lega a cinque razze sdoppiate bicolore da 23 pollici, all’interno di cui spiccano pinze freno verniciate di rosso firmate Eterniti.

La forte caratterizzazione della vettura è invece molto evidente nella sezione di coda, dove si possono notare due feritoie di estrazione verticali, che sembrano svilupparsi direttamente dai particolari gruppi ottici a LED dall’originale conformazione, mentre al di sopra del lunotto svetta un curioso spoiler dalla forma accuminata. L’ampio paraurti bombato si caratterizza per i due ampi terminali di scarico cromati dalla forma circolare e per l’estrattore del flusso aerodinamico nero, in netto contrasto con il colore dominante della carrozzeria.


Aperta la portiera è possibile notare un abitacolo che ricalca complessivamente gli interni della Cayenne, ma che si differenzia per una serie di dettagli stilistici e per i materiali utilizzati per i rivestimenti, ancora più esclusivi e pregiati. La pelle, lavorata a mano, riveste completamente non solo le sellerie ma anche diverse parti del volante, della plancia e della consolle centrale, oltre al cruscotto e ai pannelli di rivestimento delle portiere.


Molto evidente la personalizzazione della zona riservata ai passeggeri posteriori, che possono usufruire di due sedili indipendenti reclinabili, che offrono un ampio spazio per le gambe, mentre degli appositi alloggiamenti vengono riservati alla collocazione di iPad e bicchieri per le bevande.


I tecnici della Casa londinese hanno anche provveduto ad apportare una serie di modifiche tecniche, volte ad aumentare ulteriormente le prestazioni del propulsore V8 da 4.8 litri di Zuffenhausen. Sotto la supervisione dell’ex pilota britannico di Formula 1 Johnny Herbert, l’unità è stata equipaggiata di un inedito sistema di sovralimentazione biturbo che ha permesso di guadagnare circa 100 CV rispetto al propulsore di serie.

La Casa dichiara che l’Eterniti Artemis è in grado di erogare una potenza di 600 CV e di scaricare al suolo 750 Nm di coppia, mentre lo scatto con partenza da fermo ferma il cronometro a 4,5 sec e la velocità massima raggiungibile si attesterebbe intorno ad un valore di 290 Km/h.

Il SUV high-performance concepito dalla Società londinese sarà ordinabile dalla prossima estate, mentre l’effettiva commercializzazione non dovrebbe iniziare prima dell’autunno. Il prezzo di listino riservato al mercato globale dovrebbe superare i 250.000 euro (tasse escluse).

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