FCA, Post-Marchionne: debiti azzerati e piano confermato ma cifre riviste

FCA, Post-Marchionne: debiti azzerati e piano confermato ma cifre riviste
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Le prime cifre dai bilanci FCA con Manley AD, riportano liquidità netta industriale a quota 0,5 miliardi e segnali neutrali dal primo trimestre 2018. Focus Cina
25 luglio 2018

Nel giorno triste, della morte per un grande capo d’azienda come è stato Sergio Marchionne, i conti divulgati dal gruppo FCA non lo sono, così tristi, perché proprio grazie al lavoro coordinato dall’ultimo Ceo che parla italiano (Manley è anglosassone) FCA vede un primo semestre 2018 con utile netto “corretto” a 2,01 miliardi ovvero +15%.

Non sono tutte rose e fiori però, anche se crescono liquidità e minimamente i ricavi netti, per consegne complessive a +6% ovvero 2,5 milioni di unità. Lo sviluppo è soprattutto per mercati NAFTA e LATAM, il focus futuro invece sulla Cina, per parola di Manley stesso che, in questa sua apparizione tramite conference-call, ricorda la complessità del momento senza citare nello specifico obiettivi inerenti i nostri mercati. Al proposito, pur con il buon risultato Jeep, la quota di mercato in Europa (EU28+EFTA) cala sotto il 7 % per le autovetture e al 12,5% per i commerciali leggeri.

Sulla carta non cambiano gli obiettivi presentati lo scorso 1° giugno, nel Piano Industriale 2018-2022, ma FCA rivede al ribasso alcune stime, come su ricavi netti (115 - 118 miliardi di euro, da ~ 125) ed Ebitda adjusted, in calo del 4%, confermando quelle sull'utile netto adjusted, a 5 miliardi di euro. A seguire alcune tabelle di bilancio divulgate.

 

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