FCA-Renault, Le Maire riapre, ma solo se si riafforza alleanza con Nissan

FCA-Renault, Le Maire riapre, ma solo se si riafforza alleanza con Nissan
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Il Ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, riapre ad una possibile fusione tra FCA e Renault, a patto che i rapporti con Nissan vengano consolidati
13 giugno 2019

Ad una settimana dal naufragio delle trattative tra FCA e Renault per una possibile fusione 50-50, il Ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, torna sull'argomento, mostrando un'apertura. I colloqui tra Renault e Fca, ha fatto sapere Le Maire in un'intervista a FranceInfo TV, «possono essere ripresi dopo che si è ricreata la fiducia» con Nissan.

«Come Stato non abbiamo mai messo il veto a questa operazione», ha spiegato Le Maire, rispondendo alle frecciatine del presidente di Renault, Jean-Dominque Sénard, che nella giornata di ieri, parlando agli azionisti, si era detto "dispiaciuto" per il voto negativo dello Stato francese rispetto alla fusione durante l'ultimo cda del gruppo a Boulogne-Billlancourt. Le Maire si è difeso dalle accuse di Sénard precisando che lo Stato "non ha fatto fallire il matrimonio tra Renault e Fiat».

«Abbiamo semplicemente chiesto, vedendo che Nissan non forniva il suo sostegno, cinque giorni supplementari per esaminare un'operazione da 30 miliardi di euro di capitalizzazione», ha spiegato Le Maire, tornando ad insistere sulla necessità di rafforzare prima di tutto l'alleanza con Nissan ma riaprendo la porta alla fusione con FCA.

«Non so cosa ci riserverà l'avvenire, quello che posso dire è che questo progetto resta nella mia mente come un tema assolutamente notevole ed eccezionale», aveva detto Sénard durante l'assemblea generale di Renault a Parigi. A chi aveva espresso dubbi sull'effettivo potenziale dell'operazioni, visti esempi fallimentari in passato, Sénard aveva risposto: «È vero, molte fusioni, a volte dettate dall'ego, non funzionano, incluso nel settore automobilistico, riconosco che alcune non sono state gloriose. Ma in questo caso, voglio dirvi, con la mia esperienza industriale, che so benissimo ciò che si doveva o non si doveva fare». 

«So che questo genere di operazioni possono realizzarsi quando le questioni culturali sono facili. E in questo caso c'erano tutte le condizioni per questo legame culturale. Lo hanno dimostrato i legami di tutte le nostre equipe rispettive» durante il negoziato. «Ne ho la certezza, in quel progetto c'era una reale potenziale di successo», ha insistito Sénard, aggiungendo che «per la prima volta si sarebbe creato un insieme su base europea, un campione europeo. Un esempio perfetto per dimostrare che siamo in grado di fare insieme».

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