Ferrari F599 GTB Fiorano

Ferrari F599 GTB Fiorano
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Tutti i segreti della nuova berlinetta da 620CV!
18 novembre 2005

Dopo le prime immagini circolate su Internet, la nuova ferrari F599 GTB Fiorano ha debuttato ufficialmente al recente Salone di Ginevra e anche se le anticipazioni non erano certo mancate, occorre riconoscere che a Maranello hanno davvero lasciato tutti a bocca aperta, realizzando l'ennesimo, straordinario capolavoro di stile e tecnologia.
Torniamo quindi con grande piacere ad occuparci della F599 GTB, perchè le cose da raccontare sono davvero tante, a partire naturalmente dal suo aspetto dal vivo...

Segni particolari: bellissima!
Vedendo le prime fotografie, più di un appassionato in Rete aveva espresso dubbi sull'aspetto della vettura: in particolare avevano destato alcune perplessità, se non critiche aperte, le proporzioni della coda, giudicate da alcuni troppo voluminosa. Ebbene, dopo averla ammirata al Salone di Ginevra possiamo dire che la vettura è molto più bella dal vivo che non in fotografia. In effetti, è forse una delle Ferrari più belle di tutti i tempi, grazie a un equilibrio perfetto tra eleganza - che non deve comunque mancare in una berlinetta a motore anteriore  - e sportività. Più in dettaglio, il frontale appare basso e affusolato, pronto a divorare la strada con la superiorità che solo una grande ferrari può permettersi. Molto bello anche il nuovo taglio dei gruppi ottici anteriori, aggressivi e innovativi, con una soluzione che evolve il concetto stilistico già espresso con la Scaglietti.
La fiancata, poi, appare straordinariamente slanciata, mentre le due prese d'aria collocate dopo il passaruota anteriore (quella superiore) e prima del passaruota posteriore (quella più bassa) non tolgono nulla all'eleganza dell'insieme, ma fanno capire al primo sguardo tutte le potenzialità velocistiche della vettura.
La coda, infine, dal vivo appare meno voluminosa rispetto a come potrebbe sembrare in fotografia e

 

anch'essa molto ben proporzionata. Qualcuno ha espresso perplessità sulla soluzione dei singolo gruppi ottici, rimpiangendo i doppi fari circolari, ma non siamo d'accordo: ne guadagna la pulizia stilistica dell'insieme e anche l'originalità.
Nell'insieme la F599 GTB Fiorano si presenta con un corpo vettura aggressivo e armonioso, in perfetto equilibrio tra i richiami alla più illustre tradizione di Maranello e il desiderio di proporre nuove soluzioni stilistiche.

Il tutto, naturalmente, senza dimenticare le esigenze aerodinamiche: un attento lavoro di ricerca in galleria del vento ha consentito di ottenere elevati valori di deportanza senza penalizzare per questo la penetrazione aerodinamica. Più in dettaglio, il Cz – coefficiente di deportanza complessiva – è di 0,190 con 160 kg di carico aerodinamico a 300 km/h e 190 alla velocità massima, mentre il Cx – coefficiente di resistenza – è limitato a 0,336.

Per i più pignoli, segnaliamo che la nuova F599 GTB Fiorano è lunga 4.665 mm, larga 1.962 mm e alta 1.336 mm, con un passo di 2.750 mm.

Tante innovazioni e 620 CV!
Le maggiori innovazioni, comunque, sono nascoste sotto la carrozzeria, a partire dal telaio e dalla scocca realizzati interamente in alluminio. Questa soluzione, insieme ad altri accorgimenti, ha consentito di contenere il peso in ordine di marcia in 1.690 kg (il peso a secco, invece, è di 1.580 kg). Un valore decisamente favorevole per una lussuosa berlinetta, soprattutto se si considera la straripante potenza a disposizione.

Il propulsore infatti è un
 V12 di 5999 cc.,  derivato direttamente da quello della supercar "Enzo Ferrari" e in grado di erogare una potenza di 620 CV a 7600

 

giri/min e una coppia massima di 608 Nm a 5600 g/min. Un valore che assicura alla nuova berlinetta di Maranello un rapporto peso/potenza di 2,6 kg/CV.
Le prestazioni sono a dir poco stupefacenti, con una velocità massima di oltre 330 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,7 secondi e da 0 a 200 km/h in 11 secondi netti.

Tra le tante particolarità del motore, segnaliamo la potenza specifica di 103 CV/litro; la distribuzione a catena e quattro variatori di fase, uno per
ciascun asse a camme, per ottimizzare la coppia erogata; la frizione bidisco e ancora una specifica ricerca finalizzata a ottenere un sound particolarmente coinvolgente, eliminando allo stesso tempo i rumori indesiderati di origine meccanica.

Il tutto è accoppiato naturalmente ad un cambio sequenziale F1 ulteriormente evoluto, il cui tempo complessivo di passaggio marcia è stato ridotto a soli 100 millesimi di secondo. Questo, grazie in particolare al tempo di innesto marcia di appena 40 ms, sul quale si sovrappongono in simultanea le due azioni combinate di apertura e chiusura frizione e relativa riduzione e restituzione coppia motore.

La potenza è poi scaricata a terra al meglio grazie ad un controllo di trazione di nuova generazione, che beneficia dell'esperienza raccolta in Formula 1 negli ultimi anni. Il sistema, integrato con il controllo di stabilità, stima in modo predittivo la massima aderenza disponibile e, confrontandosi con un modello della dinamica della vettura memorizzato nel sistema di controllo, ne prevede il comportamento ed ottimizza la trazione agendo sull’erogazione del motore. Di conseguenza la guida è progressiva ed efficace grazie alla massima motricità in uscita di curva (+ 20% di incremento dell’accelerazione rispetto ad un sistema tradizionale di controllo motricità e stabilità) e facile anche in situazione estreme.

 

In curva, poi, il comportamento dinamico della vettura è ottimizzato dall'adozione di un innovativo sistema di sospensioni a controllo magnetoreologico (SCM). A differenza dei sistemi oleodinamici tradizionali, queste garantiscono un controllo dello smorzamento istantaneo rispetto alle condizioni della strada e alle richieste del pilota. Ciò grazie alla capacità del fluido di variare le proprie caratteristiche dinamiche reagendo ad un campo magnetico controllato elettronicamente.
In pratica il sistema riduce drasticamente i movimenti del corpo vettura, garantendo miglior handling e tenuta di strada grazie all’aderenza ottimale delle ruote al terreno. La guida risulta più divertente e sicura grazie alla riduzione del rollio ed alla facilità di controllo in tutte le operazioni sensibili (accelerazione, frenata, cambi di direzione).

Al comportamento dinamico, per altro, contribuisce anche l'efficace ripartizione del peso, che grava per il 47% sull’asse anteriore e il 53% su quello posteriore (un dato, questo, davvero soprendente se si considera la collocazione del propulsore, per altro piuttosto arretrato), mentre rispetto alla 575M Maranello il baricentro è stato abbassato di ben 20 mm.

Lusso e tecnologia da F1
Nell'abitacolo, naturalmente, si respira un'atmosfera di lusso raffinato, grazie ai materiali di rivestimento della migliore qualità (a partire dalla pelle, abbinata a inserti in fibra di carbonio e in alluminio). La seduta offerta dai sedili appare confortevole, ma allo stesso tempo in grado di assicurare una posizione di guida perfetta. Il volante, poi, ospita i paddle per manovrare il cambio e un "manettino" ulteriormente evoluto rispetto a quello già visto sulla F430. Esso i
ntegra i sistemi di controllo di
stabilità e trazione F1-TRAC, il cambio F1-Superfast, le sospensioni SMC e il
controllo centralina motore, consentendo di variare istantaneamente il comportamento della vettura. Più in dettaglio, il "manettino" può essere collocato dalla posizione più "conservativa", adatta a condizioni di neve
e ghiaccio, a quella per la pioggia o l'asfalto sdrucciolevole, per arrivare a sport e race. Un inedito Multi Display di bordo consente inoltre di visualizzare un gran numero di informazioni, compresi eventuali tempi sul giro.

E non manca nemmeno un'ampia possibilità di personalizzazione, suddivisa da ferrari in quattro le aree di intervento: Racing e Pista, Esterni e Colori, Interni e Materiali,
Equipaggiamenti e Viaggio.
Per quanto rigurda il primo ambito, spiccano l’impianto frenante con dischi in materiali carboceramici, le cinture a quattro punti e il roll-bar di protezione
abitacolo.
Nell’area Interni e Materiali, invece, è possibile scegliere un inedito volante in carbonio con i led di regimazione di derivazione “Enzo Ferrari” integrabile con specifici kit di carbonio che includono pannelli porta, quadro strumenti, palette cambio e copribrancardi.
E ancora, è possibile richiedere gli scudetti “Scuderia Ferrari”, la sellatura dei sedili tipo Daytona con inserti traforati, il sistema di radionavigazione satellitare con rimandi sul quadro e molto altro ancora.

Ai più pignoli, infine, segnaliamo che il vano bagagli vanta una capacità insolitamente estesa per una supersportiva con le prestazioni della F599 GTB: ben 320 litri.

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