FI5: ecco il ventilatore polmonare “Made in Ferrari”

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Daniele Pizzo
E’ stato realizzato insieme all’Istituto Italiano di Tecnologia. E’ “open source”, tutti cioè possono accedere al progetto e replicarlo dove c’è bisogno
14 maggio 2020

La Scuderia Ferrari e l’Istituto Italiano di Tecnologia hanno presentato il loro ventilatore polmonare che potrà essere utilizzato dalle strutture ospedaliere contro gli effetti della pandemia del Coronavirus.

Il progetto è stato battezzato con il codice FI5: le lettere sono le iniziali, rispettivamente, della Casa di Maranello e dell’istituto di ricerca che ha sede a Genova, mentre la cifra indica il numero delle settimane che ci sono volute per arrivare alla prima accensione del prototipo partendo da un foglio bianco.

FI5 è concepito per essere in grado di soddisfare le esigenze tipiche delle medie intensità di cura, in grado di ottimizzare il consumo di ossigeno e di essere prodotto in serie utilizzando materiali di facile reperibilità così da avere un costo di gran lunga inferiore a quello dei ventilatori polmonari attualmente sul mercato.

Le specifiche tecniche di FI5, i disegni, il firmware, il software e la lista componenti sono ora a disposizione come “open source project”, permettendo così a chiunque di poterlo produrre localmente: già alcune aziende italiane e straniere in Messico e USA hanno contatto Ferrari e IIT per procedere alla certificazione e alla distribuzione.

Il gruppo di lavoro della Scuderia è stato guidato da Simone Resta, Head of Chassis Engineering, e da Corrado Onorato, F1 Innovation Manager, che si sono avvalsi anche del supporto di un team trasversale fra Gestione Sportiva e GT – e quello dell’IIT, che ha messo in campo una squadra ricercatori e ingegneri coordinati da Marco Maggiali, Facility Coordinator Icub Tech e da Andrea Pagnin, research manager dell’IIT.

I requisiti essenziali sono stati delineati grazie all’esperienza sul campo raccolta in varie strutture ospedaliere come l’Ospedale Niguarda di Milano e l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Inoltre, prezioso è stato il supporto del Gruppo Camozzi, che ha avuto un ruolo chiave nella scelta di alcuni componenti fondamentali, effettuando anche esperimenti specifici sui propri prodotti per poter fornire dati utili per i modelli di simulazione.

A questo link è possibile scaricare tutti i materiali per la realizzazione di un FI15.

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