Fiat 500L: le origini del progetto, lo sviluppo, gli interni

Fiat 500L: le origini del progetto, lo sviluppo, gli interni
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Alessandro Colombo
  • di Alessandro Colombo
La Fiat 500L ha seguito un processo di sviluppo atipico, poichè progettata in funzione dell'ambiente interno. Molte le filosofie progettuali valutate guardando sia al passato che al futuro del marchio
  • Alessandro Colombo
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19 aprile 2012

Vi abbiamo anticipato nel servizio precedente come la 500L abbia avuto una genesi quanto mai singolare, poiché caratterizzata da un percorso creativo la cui attenzione è stata focalizzata sull’ambiente interno, in funzione del quale sono state poi studiate le linee esterne.

Tale percorso di nascita, la cui “gestazione” ha richiesto due anni di lavoro, ha però avuto altre numerose sfaccettature, che vanno dall’unione degli sforzi di numerosi team operanti in svariate aree dello sviluppo prodotto, passando per numerose analisi dei linguaggi stilistici, che hanno abbracciato soluzioni più o meno contemporanee, per arrivare sino alla definizione delle tipologie di cliente a cui rivolgersi attraverso una gamma capace di abbracciare gusti ed esigenze differenti.

Lo sviluppo: un lavoro di squadra

Come precisato infatti Rossella Guasco, Head of Color and Material, il metodo di lavoro in Fiat, nel corso dello sviluppo di una nuova vettura, si è negli ultimi anni affinato, in quanto «sempre più spesso lavoriamo dall’inizio del progetto in sinergia con i designer, poiché proporre nuovi materiali e nuove soluzioni porta a lavorare su tecnologie diverse. E’ pertanto necessario lavorare da subito tutti insieme, poiché molte volte il materiale può a sua volta divenire un vincolo progettuale. La materia è così importante poiché funge da veicolo di sensazioni e di prestazioni.»

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il metodo di lavoro in Fiat, nel corso dello sviluppo di una nuova vettura, si è negli ultimi anni affinato grazie ad un lavoro di squadra volto a decidere dall'inizio materiali e soluzioni da proporre


Per meglio comprendere la nascita di questa vettura è necessario premettere che esiste un filo conduttore che lega tra loro momenti ed esperienze diverse della storia del brand del Lingotto, un percorso culminante nella nuova filosofia progettuale inaugurata sotto l’ala di Roberto Giolito, Fiat Style Director, che spiega come  per realizzare questa vettura si sia fatto «ricorso a degli approcci di vario tipo, alcuni nostalgici e meno ispirati alla contemporaneità, altri invece molto innovativi.»

Le origini: tra tradizione e futuro

«Due antesignane della 500L, e delle monovolume in generale, sono infatti state la 600 Multipla – che rappresentò una specie di rivoluzione della 600, anticipando la modernità con quella sua forma a goccia – e la Giardiniera, variante station wagon della 500, ove per rendere il pianale piatto Fiat portò al debutto il motore a cilindri contrapposti (a sogliola).»

«Questi adattamenti, che hanno riguardato la 600 e la 500 all’epoca, sono stati –come una sorta di filo conduttore Ndr. – perseguiti anche sulla 500L lavorando su fronti nuovi. In un segmento così importante come quello B, utilizzare questa piattaforma ci permette di esplorare inedite soluzioni di flessibilità.»

Numerose sono state le soluzioni valutate nel corso dello sviluppo di questo progetto. Varie maquette hanno infatti suggerito più strade prima di giungere alla forma definitiva. Come precisa infatti Roberto Giolito, fu inizialmente presentata una plancia diversa da quella che vediamo ora sulla vettura, poi cambiata in favore di una dotata di un

cruscotto «capace di raccogliere consensi sia tra i clienti europei che tra quelli americani.»

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Varie maquette hanno suggerito più strade prima di giungere alla forma definitiva, infatti fu inizialmente presentata una plancia diversa da quella che vediamo ora sulla vettura

Più vetture in una

«A bordo della 500L abbiamo messo le cose che ci sono piaciute di più. Abbiamo voluto cercare di comporre un’ automobile adatta ai nostri tempi, al fine di poter permettere, attraverso l’acquisto di una sola vettura, di poter acquistare più di una sola tipologia di auto. E’ questo ciò che la 500L si prefigge di fare: di essere un’auto totale.»

«Tre sono i livelli di allestimento proposti a bordo: Pop –d’accesso Ndr. - , Easy – intermedio - e Lounge –più pregiato – mentre le tecnologie dei tessuti offrono numerose possibilità grafiche, anche grazie alle “elettrosaldature” apparse per la prima volta sulla Panda nel 2003 e poi riprese sulla 500.»

L'ambiente interno

Sviluppata al fine di promettere funzionalità e spazio a bordo, la 500L è basata sul tema "space efficiency", uno dei cardini fondamentali intorno ai quali hanno lavorato i progettisti del Fiat Group Design nella definizione degli interni di questa vettura, con un abitacolo caratterizzato da dimensioni quali: 1.456 mm di larghezza massima, nella porzione anteriore (misurata alle spalle) e di 1.034mm di altezza, dal sedile all’imperiale, (nella sezione posteriore le misure sono rispettivamente 1.387 mm e 993 mm), numerosi vani contenitori, con un bagagliaio dalla capacità di quasi 400 litri, mentre la plancia, raggruppa in due zone distinte ma contigue il quadro strumenti e i principali comandi dei dispositivi audio ed informatici.

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Una delle peculiarità della 500L, è la filosofia "cab forward", che ha permesso un'ampia disponibilità di spazio all'interno, spazio questo illuminato da un tetto in vetro di 1,5 metri quadri


Una delle peculiarità della 500L, è la filosofia "cab forward", da cui deriva la riduzione della sezione della carrozzeria e del cofano a vantaggio della disponibilità di spazio all'interno, spazio questo illuminato da un tetto in vetro di 1,5 metri quadri.

La versatilità come linea di orientamento

Un occhio di riguardo ha ricevuto anche la dotazione tecnologica di bordo, poiché  utilizzare l'automobile significa potersi avvalere di tutte quelle componenti materiali e immateriali che possano facilitarne l’approccio. Ecco quindi che aperta la portiera è possibile notare i sistemi di connessione in rete, navigazione ed infotainment che si avvalgono di interfacce "human-friendly" dotate di uno specifico apparato di autodiagnosi. Un'auto che si propone di essere quindi sempre più versatile e più incline alle esigenze della clientela e dell'abitabilità interna. Sorge quindi spontanea una domanda: a quando una versione a 7 posti?

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