Filosa, ad Stellantis: “All’Europa chiediamo misure su CO2 e più flessibilità”

Filosa, ad Stellantis: “All’Europa chiediamo misure su CO2 e più flessibilità”
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Il nuovo ceo del gruppo automotive chiede alla Unione europea meno rigidità e più realismo.
9 settembre 2025

Antonio Filosa, nuovo amministratore delegato di Stellantis, rilancia il dibattito su CO2, incentivi e city car: servono regole più flessibili, modelli accessibili e persino una categoria europea sul modello delle kei-car giapponesi.

Neanche il tempo di prendere confidenza con la poltrona più alta di Stellantis che Antonio Filosa, CEO da appena tre mesi ma veterano del gruppo dal 1999, ha già bussato a Bruxelles con un messaggio chiaro: “Meno teoria e più azione”.

In un’intervista a Il Sole 24 Ore e a Les Echos, il manager ha ricordato che il mercato europeo ha perso tre milioni di immatricolazioni rispetto al periodo pre-Covid, l’equivalente di Italia e Spagna messi insieme. Da qui la richiesta alla Ue: costruire un sistema “flessibile e aderente alla realtà”, con incentivi al rinnovo del parco circolante, supercredit per city car e auto elettriche, e una visione che includa le motorizzazioni ibride e range extended.

In sostanza, un piano concreto che si agganci ai nuovi modelli Stellantis: dalla Jeep Compass prodotta a Melfi alla Fiat 500 ibrida di Mirafiori, passando per la futura Panda di Pomigliano e le piattaforme Stla Small e Medium.

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Dai crediti CO2 alle kei-car: la strategia secondo Stellantis

Se c’è un punto che Filosa mette in cima alla lista è la gestione delle emissioni: oggi la media viene calcolata su tre anni, ma Stellantis chiede di estendere il periodo a cinque, per dare respiro alle case e premiare chi investe in elettrificazione, infrastrutture e rottamazioni. Una proposta che si accompagna all’idea di introdurre un sistema di offset credits meno punitivo e più aderente alla realtà industriale.

Ma la vera provocazione riguarda il futuro delle piccole: perché non creare in Europa una categoria di “microcar” sul modello delle kei-car giapponesi? Piccole, elettriche e accessibili, con incentivi dedicati e un ecoscore che favorisca davvero chi sceglie veicoli sostenibili. Una mossa che, secondo il CEO, aiuterebbe a rilanciare l’accessibilità economica e a riportare sul mercato auto semplici e alla portata di tutti, in un’epoca dominata dai SUV sempre più costosi.

Foto apertura: Ansa

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