Gianluca Italia: «Fiat è vicina ai giovani e alle loro esigenze»

Gianluca Italia: «Fiat è vicina ai giovani e alle loro esigenze»
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Alessandro Colombo
  • di Alessandro Colombo
In occasione della presentazione della seconda fase del progetto Fiat Likes U, abbiamo avuto modo di parlare con Gianluca Italia, Head of Brand Fiat -EMEA Region di tale iniziativa
  • Alessandro Colombo
  • di Alessandro Colombo
22 gennaio 2013

Milano – Ha avuto luogo nella giornata di ieri 22 gennaio 2012 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore la presentazione della seconda fase del progetto “Fiat Likes U”, pensato per fare incontrare giovani, Università ed il marchio Fiat su una strada di comune collaborazione focalizzata su quattro punti cruciali: Mobilità, attraverso un servizio di car sharing gratuito per gli studenti; Studio, con l'erogazione di otto borse di studio (ognuna del valore di 5.000 euro), otto lectio magistralis con i manager Fiat; e Lavoro, mediante l'offerta di otto stage retribuiti in azienda.

Nel corso di tale occasione abbiamo avuto modo di parlare di questo progetto - lanciato dal brand del Lingotto in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente - con Gianluca Italia, Head of Brand Fiat -EMEA Region.

In un mercato in forte contrazione come quello attuale, pensa che iniziative come questa possano rappresentare la chiave di volta per incrementare le vendite?
«In realtà questo progetto non ha lo scopo di incrementare a breve termine le vendite. Questo progetto ha un obiettivo un po’ più ampio, ecco perché tocchiamo vari aspetti. Tocchiamo la mobilità, lo studio, il lavoro. A noi interessa che i giovani sappiano che Fiat conosce le loro esigenze e le loro necessità non solo nel mondo dell’automobile ma anche nel mondo del lavoro. Ecco perché ci sono le borse di studio che premiano i più bravi e gli stage retribuiti in azienda. Non è soltanto una questione di promozione commerciale. Assolutamente no»

A noi interessa che i giovani sappiano che Fiat conosce le loro esigenze e le loro necessità non solo nel mondo dell’automobile ma anche nel mondo del lavoro. Ecco perché ci sono le borse di studio che premiano i più bravi e gli stage retribuiti in azienda


Pensa che questo progetto possa in qualche modo evolversi sino ad andare ad abbracciare anche gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori?
«Al momento stiamo limitando tale progetto al mondo dell’Università»

Per quanto riguarda i ragazzi che hanno la possibilità di effettuare stage in azienda, quale concreta possibilità sussiste poi per loro di entrare a tutti gli effetti a far parte della “famiglia” Fiat?
«Sono tutti stage finalizzati all’assunzione, però, come per tutti gli stage, si tratta comunque di un periodo “di prova” in cui l’azienda e il neolaureato si conoscono e poi se si apprezzano ci si sposa o meno»

In merito alle vetture destinate alla promozione commerciale di tale progetto, quali pensa possano andare per la maggiore?
«Presso i giovani sicuramente la 500L, la Panda e la 500, che è un po’ la nostra “principessa”»

A proposito di 500. Che previsioni di crescita avete per lei negli Stati Uniti?
«Non è facile fare previsioni. Se si considera che nel 2012 siamo cresciuti del 121% (in America, Ndr.), come è possibile dire: “cresceremo del 20, del 10 o del 40%?”. È un mercato che sta letteralmente esplodendo per il brand Fiat»

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