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Un motore elettrico da 738 cavalli che pesa soltanto 13,1 kg: sembra impossibile, ma invece è il nuovo prototipo sviluppato da Yasa, azienda inglese di proprietà del gruppo Mercedes-Benz, specializzata in soluzioni ad altissime prestazioni per la mobilità elettrica. Il rapporto peso/potenza è impressionante: 56 cavalli per ogni chilo.
Il confronto con il motore “normale”? L’attuale motore elettrico con la più alta densità di potenza in produzione è l’Equipmake HPM-400, sviluppato in Australia e utilizzato in ambito aerospaziale e nautico. Infatti, con i suoi 40 kg, sviluppa ben 54 CV/kg.
Il nuovo motore Yasa, pur essendo un prototipo, ha superato questo valore senza ricorrere a materiali rari come le laminazioni in cobalto-ferro o a tecniche avanzate come la stampa 3D, spesso utilizzate in progetti sperimentali e difficilmente scalabili. È qui che il progetto è ancora piu importante: è stato concepito sin dall’inizio per essere producibile in serie, con materiali accessibili e processi standardizzati.
Il merito, secondo il fondatore e direttore tecnico di Yasa, Tim Woolmer, va all’integrazione tra deep tech, ricerca applicata e ingegneria concreta. "Abbiamo dimostrato che non servono materiali esotici o metodi produttivi sperimentali per raggiungere prestazioni record", ha dichiarato. Una volta omologato, il motore potrà essere prodotto nello stabilimento Yasa di Oxfordshire, nel Regno Unito, con una capacità annua fino a 50.000 unità.
Ad oggi, Yasa è già fornitore di marchi come Ferrari, Lamborghini e Mercedes-AMG, segno che questa tecnologia è usata anche nelle più prestigiose supercar ibride ed elettriche. Non ci sono ancora informazioni ufficiali su quando entrerà in produzione o su quali modelli verrà installato, ma si può ipotizzare che il nuovo motore sarà destinato a vetture di fascia alta, dove ogni chilo risparmiato e ogni cavallo in più possono fare la differenza in termini di performance ed efficienza.
La vera rivoluzione, però, sta nel concetto di fondo: anziché puntare su tecnologie troppo avanzate per essere industrializzate, Yasa ha voluto dimostrare che si può fare una innovazione concreta, pronta per essere portata su strada.