Hanno truccato la Citroen AMI con 900 Nm di coppia in una nuvola di fumo (dalle ruote)

Hanno truccato la Citroen AMI con 900 Nm di coppia in una nuvola di fumo (dalle ruote)
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Un’officina inglese trasforma la citycar da 45 km/h in una belva elettrica. E il prossimo passo è... la trazione integrale.
13 maggio 2025

Chi l’avrebbe mai detto che una Citroën Ami potesse diventare un mostro da burnout? Eppure è successo davvero: l’officina britannica DM Performance ha preso la più innocente delle microcar elettriche e le ha trapiantato un motore da 80 cavalli e 938 Nm di coppia. Sì, hai letto bene: 938 Nm. Il risultato? Una partenza da fermo che trasforma le ruote anteriori in generatori di fumo.

A differenza di chi si limita a sbloccare la velocità massima della Ami (originariamente limitata a 45 km/h), questi due meccanici hanno pensato in grande: hanno smontato il powertrain originale e l’hanno sostituito con quello di una Stark Varg, una moto da cross elettrica ad alte prestazioni. Il lavoro ha richiesto modifiche su misura per l’adattamento del differenziale, sospensioni filettate e freni maggiorati, indispensabili per tenere a bada una potenza così esuberante in una scatoletta da meno di 500 kg.

Il look non è stato lasciato al caso: la carrozzeria è stata riverniciata nel cyan firmato DM Performance, le carreggiate sono state allargate con distanziali, e le ruote originali da 14 pollici sono state sostituite con cerchi Porsche da 17”. Esteticamente è una via di mezzo tra una hot hatch e un giocattolo impazzito, ma il vero spettacolo arriva quando si preme sull’acceleratore.

Alla prima partenza, le gomme anteriori slittano all’istante, generando nuvole bianche e un sibilo da turbina spaziale. Sembra un esperimento da YouTube – e in parte lo è – ma dimostra come anche un quadriciclo elettrico possa diventare qualcosa di incredibilmente estremo.

I due fondatori di DM Performance hanno già annunciato che il progetto non si fermerà qui. Il prossimo step? Aggiungere un secondo motore sull’asse posteriore, per raddoppiare la potenza, il divertimento (e la follia) e ottenere la trazione integrale. Il nome provvisorio? Hyperami. Sì, è tutto vero.

Ovviamente, questo progetto non è omologato per la circolazione su strada, e difficilmente lo sarà mai. Ma in un’epoca in cui tutto sembra diventare silenzioso, razionale e controllato, vedere una Citroën Ami fare burnout in un parcheggio è un’immagine che strappa un sorriso. O forse due.

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