Hyundai, piano Fcev per auto ad idrogeno entro il 2030

Hyundai, piano Fcev per auto ad idrogeno entro il 2030
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  • di Automoto.it
Il Gruppo coreano punta a raggiungere la produzione di ben 700mila celle combustibile all'anno. Concorrenza ai motori elettrici?
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12 dicembre 2018

Hyundai punta alla mobilità ecologica con il programma denominato FCEV Vision 2030. Presentato ufficialmente da Hyundai Motor Group, l'obbiettivo è fornire un'alternativa all'elettrico ancora più green, soluzione già anticipata dall'arrivo sul mercato del SUV Nexo alimentato da Fuel Cell a idrogeno.

Il piano di investimenti

Gli investimenti previsti dal piano FCEV Vision 2030 sfioreranno i 7,6 miliardi di won coreani che, entro il 2030, garantiranno circa 51.000 nuovi posti di lavoro mentre, una sostanziosa parte di questa somma, verrà adibita all'espansione degli impianti di produzione attuali e allo sviluppo delle costose celle a combustibile.

Hyundai prevede di riuscire a produrre circa 700mila unità FCEV all'anno, comprese auto e veicoli commerciali, in previsione di un'aumento della domanda globale di celle a combustibile. Hyundai Mobis Co, la società affiliata al Costruttore coreano, ha recentemente celebrato l'avvio della costruzione del suo secondo impianto per celle a combustibile situato a Chungju, in Corea del Sud.

Questo nuovo stabilimento aiuterà a incrementare la produzione annua di celle a combustibile a 40mila unità entro il 2022, un notevole balzo in avanti rispetto all'attuale produzione che si ferma a "sole" 3.000 unità.

Euisun Chung, executive vice chairman di Hyundai Motor Group ha dichiarato:

«Hyundai sta compiendo un coraggioso passo in avanti per accelerare la realizzazione di un mondo energetico basato principalmente sull'idrogeno. Amplieremo i nostri orizzonti oltre il settore del trasporto automobilistico svolgendo un ruolo chiave nella transizione della società globale verso l'energia pulita, contribuendo a rendere l'idrogeno una fonte economicamente valida. Siamo fiduciosi che il potere dell'idrogeno trascenderà il settore dei trasporti e diventerà il principale successo economico globale».

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