Il GTV elettrico no, Stellantis: non s'ha da fare ma reinventare [altro nome e altro DNA Alfa Romeo]

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Le nuove Alfa Romeo elettriche arriveranno prima in formato compatto, apprezzabili, ma il nome e la tradizione sportiva di Arese per le coupé come il GTV, meritano ancora una bella termica elettrificata "solo il giusto" per emozionare chi ha conosciuto le progenitrici
22 giugno 2021

No dai, non arriviamo a un tal ridimensionamento avendo alle spalle motorismo di altissimo livello, in Italia. Già la pandemia ne ha imposti molti per tanti aspetti, di ridimensionamenti, adesso compiacersi troppo a suon di post e stories, per un nuovo modello coupé Alfa Romeo di alta gamma elettrica sportiva, denominato pure GTV ma senza il V6… Che arriva chissà quando e su quale base: no.

Di Alfa Romeo elettriche Stellantis ne ha già messe in programma, saranno gradevoli e purtroppo molto (molto) meno personali tecnicamente di quanto sono sempre state le auto 100% del Biscione. Chi criticava la 155 dicendo che era una Tipo Fiat, o la MiTo una Punto, a ragione invero, chissà cosa dirà del piccolo Crossover in arrivo prossimamente. Oggi tutti i media rimbalzano come fosse gran cosa approvata da Elkann e Imparato, con Mesonero-Romanos super impegnato nei bozzetti, un’indiscrezione partita dal Regno Unito.

Giustamente lo dicono prima da quelle parti, forti di un’Alfa oggi mezza francese mezza non si sa, mentre certe loro auto sportive ricche di manutenzioni che hanno sempre patito quelle tricolori, vere, sono sempre meno nei sogni.

Una vecchia Alfa GTV
Una vecchia Alfa GTV

Da provare, senza troppi richiami al passato

Insomma, davvero vanno a monte certe pagine di presentazione Powerpoint sparate durante il “grande piano Alfa” con Marchionne, sulla GTV base Giulia vera premium di segmento? L’Alfa Romeo non solo avrebbe accantonato, per nuovi modelli fatti fuori dal Bel Paese in economia di scala, ma starebbe pianificando una coupé elettrica. Dicono la potranno chiamare Alfa Romeo GTV, BEV. È talmente brutto parlare di aria fritta, sbagliando magari previsione, che ci limitiamo a considerare l’idea fattibile ma non da applauso.

Le auto elettriche sono una figata in molti casi, quei casi che non sempre calzano a pennello con la tradizione Alfa delle auto sportive, un po’ pistaiole, un po’ turistiche per chi ama guidare e mantenere la tecnica del Biscione. Guidare dove si vuole, con sensazioni varie ma intense da una due porte magari a cielo aperto, non con quell’azzeramento parziale delle stesse, concentrate in due aspetti certo top ma con il resto muto.

Iniziamo a vedere un terzo modello su listino prezzi Alfa Romeo 2022, ibrido per ampio target, poi con più calma il previsto il quarto, anche elettrico. Non è mica cosa da poco raddoppiare gamma, per quello passano gli anni. Figuriamoci sparare sul mercato le prima coupé e la cabrio, eredi difficili a batteria di quelle con il V6 che beveva tanto. Potrebbero farlo fare prima ad altri marchi stellati e ad Alfa magari dopo il 2024, magari, di provare a vendere una spider o coupé elettrica con cui non vai in vacanza nei luoghi troppo isolati.

Un'Alfa coupé deve essere sempre bella e magari raccogliere applausi
Un'Alfa coupé deve essere sempre bella e magari raccogliere applausi

Il capo design qualche coupé l'ha già fatta

L’elettrica Alfa sportiva ce la vediamo, ma non vera erede della GTV. Che oltretutto interessa per commentare via social a molti i quali, verosimilmente, le prime GTV (Giulia Sprint e Alfetta) non le hanno mai guidate e l’ultima (916) la disprezzavano.

Magari non sarà pura coupé due porte, questa elettrica sportiva Alfa Romeo, ma una berlina corretta come le molte BMW e quella Renault Laguna che il nuovo capo sopagnolo del design Alfa ha già fatto ai tempi, nemmeno troppo brutta con i paletti che aveva e oggi no (anticipando fome da C coupé, una signora macchina!). Magari sarà in vendita prima con motore ibrido benzina. Magari costerà tanto da far scappare l’italiano medio e non farsi comprare da quello “che può” ma preferisce le tedesche, o roba ancora più singolare di una Stellantis vestita Alfa.

Staremo a vedere, la libertà tecnica concessa dalle casse agli ingegneri di Imparato e le forme che Alejandro Mesonero-Romanos approverà. Di certo pur non applaudendo oggi alla sola fumosa idea di una nativa elettrica, che perde troppo DNA storico salvo nel nome. In ogni caso poi, specie con nome tutto nuovo e autonomia vera sopra i 400 Km, farei il possibile per provarla subito e magari, dandogli un bel voto rispetto alle scomodità insicure, assetate e pesanti delle precedenti GTV, anche per possederla qualche tempo a uso privato, la prima coupé Alfa nata Stellantis.

Il nuovo capo design ha "fatto" tante Seat e qualche Renault, con toni sportivi
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