Il nuovo “ponte Morandi” sarà pronto in primavera

Il nuovo “ponte Morandi” sarà pronto in primavera
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Daniele Pizzo
Lo afferma il sindaco di Genova Marco Bucci. Sull’affidamento della concessione deciderà il Governo, mentre si parla di scorporo di Autostrade da Atlantia
24 gennaio 2020

Il nuovo viadotto sul torrente Polcevera di Genova sarà pronto entro il 21 giugno. E’ quanto ha anticipato il sindaco del capoluogo ligure nonché commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci intervenendo a Imperia agli stati generali di Liguria Popolare, il gruppo civico in Regione a cui ha aderito anche il primo cittadino genovese.

«L'inaugurazione del ponte sul Polcevera sarà in primavera» ha ribadito il sindaco, rispondendo «La primavera finisce il 21 giugno» alla stampa che chiedeva una data precisa sull’ultimazione dei lavori.

Il sindaco ha parlato anche delle infrastrutture liguri in generale, di recente finite sotto osservazione dopo il crollo che ha interessato un viadotto sulla A6 e le chiusure precauzionali di viadotti in A7, A10 e A26.

«Siamo tra i primi per le infrastrutture digitali. Arriverà, infatti, a Genova, dall'India, una cavo da 240 terabyte che rappresenta il futuro di internet, ma poi mancano le strade. Abbiamo, dunque, bisogno di una infrastruttura ferroviaria e stradale, sia a Ponente che a Levante della Liguria», per poi aggiungere: «La nostra priorità è avere delle infrastrutture a livello europeo. E le nostre autostrade, che sono fatte di ponti e gallerie ed hanno bisogno di tanta manutenzione per essere definite infrastrutture di altissimo livello».

Sulla gestione dell’opera, il sindaco ha affermato che «in funzione di ciò che deciderà il ministero, il ponte sarà consegnato a chi sarà il concessionario».

Che non è detto dunque che sia Autostrade per l’Italia, sulla quale si parla a proposito di un possibile scorporo dalla controllante Atlantia, anticipa oggi Il Sole 24 ore.

Secondo il quotidiano milanese, la mossa di separare Aspi da Atlantia permetterebbe di preservare la holding dalla possibile revoca della concessione e facilitare l’ingresso di nuovi soci, tra cui potrebbe esserci anche Cassa Depositi e Prestiti Spa del Ministero dell’Economia.

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