Il Paese più popoloso del mondo (e più inquinato) non ama le auto elettriche. Perché?

Il Paese più popoloso del mondo (e più inquinato) non ama le auto elettriche. Perché?
Pubblicità
L'India non riesce, a differenza della Cina, a stare al passo con la transizione energetica verso i veicoli elettrici. Non solo, ma quelli che li hanno comprati vorrebbero tornare indietro
12 maggio 2025

L'India, il Paese più popoloso del pianeta con quasi 1,4 miliardi di abitanti e quinta economia mondiale per pil nominale (3,9 trilioni di dollari), ha un serio problema con il passaggio dalle auto con i motori a combustione a quelle elettriche. La transizione si è inceppata, o meglio, non è quasi neanche iniziata a differenza di quanto è invece accaduto in Cina. Per quale motivo? Le ragioni sono molte.
Innanzitutto l'ansia da autonomia, causata da infrastrutture di ricarica limitate e costi iniziali più elevati, resta una preoccupazione che aleggia sulle scelte dei consumatori, un po' come in Europa, ma con una rete di distribuzione dell'energia più frammentata. Poi dobbiamo considerare il lato socio-economico visto che sì, l'India a livello macro continua a crescere, ma è pur vero che all'interno del Paese permangono enormi sacche di povertà e una classe media non ancora matura. Di conseguenza, la maggior parte delle aziende impegnate a sfornare modelli EV continua a lanciare costose auto elettriche, indirizzate soltanto a pochi fortunati, sapendo benissimo che il mercato indiano non è pronto per la rivoluzione green.
C'è poi la solita confusione burocratica che caratterizza il modus operandi di Delhi. Già, perché il nuovo schema di sussidi governativi per la mobilità elettrica, il PM-DRIVE, ha complicato ulteriormente la situazione. I media locali, infatti, fanno notare che, mentre i precedenti Faster Adoption and Manufacturing of Hybrid and Electric Vehicles, ovvero FAME 1 e 2, prevedevano incentivi anche per le auto elettriche, l'ultimo piano prevede disposizioni solo per gli EV a due e tre ruote (mezzi di trasporto, tra l'altro, molto più apprezzati rispetto alle auto dai cittadini che intendono muoversi nelle caotiche metropoli indiane).

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Piano ambizioso, lotta ai tuk tuk "sporchi"

Nonostante questo l'India ha le idee chiare. Entro il 2030, Delhi punta a far sì che il 30% delle auto private, il 40% degli autobus e l’80% dei veicoli a due e tre ruote siano elettrici tra i nuovi acquisti, come parte di una spinta volta a ridurre le emissioni di CO2 del 45% nei prossimi cinque anni. Il gigante asiatico è però in ritardo, visto che al momento gli EV costituiscono circa il 50% dei veicoli a tre ruote (i cosiddetti "tuk tuk"), più o meno il 5% di quelli a due ruote e il 2% delle auto acquistate.
Sul fronte opposto, come detto, emergono dubbi e incertezze. Un recente sondaggio della piattaforma Park+ ha scoperto, per esempio, che oltre il 51% dei proprietari indiani di EV desidera tornare alle auto con motore a combustione interna alimentate a gasolio e benzina. Dei 500 proprietari di auto elettriche intervistati a Mumbai, Bengaluru, Delhi e nei suoi quartieri, l’88% ha inoltre dichiarato di essere sempre in ansia per le strutture di ricarica.
Attualmente, l'India ha circa 25.200 stazioni di ricarica pubbliche, ma prevede di installarne 46.397 in nove città entro il 2030. Attualmente, c'è una stazione di ricarica ogni 135 veicoli elettrici, un dato molto inferiore al rapporto globale di una stazione di ricarica ogni 6-20 EV.
Non solo: come ha evidenziato il South China Morning Post, un paper di Climate Trends e JMK Research ha stimato che il Paese avrebbe bisogno di circa 3,9 milioni di stazioni di ricarica pubbliche e semipubbliche per facilitare il suo obiettivo di avere 80 milioni di veicoli elettrici su strada entro il 2030.

La Tata Nexon EV a batterie di produzione indiana
La Tata Nexon EV a batterie di produzione indiana

I proprietari cambiano idea

Nel giugno 2024 le vendite di veicoli elettrici in India sono diminuite di oltre il 14%, attestandosi a 106.081 unità, rispetto alle 123.704 unità piazzate a maggio, in contrasto con un aumento complessivo delle vendite di EV registrata negli ultimi due anni. Nell'anno finanziario 2022, Delhi aveva registrato vendite totali di EV pari a 1.179.419 unità, salite a 1.670.736 nell'anno finanziario 2023, con un aumento di oltre il 40%. La rivoluzione green si è poi arenata insieme ai problemi sopra esposti. C'è poi da menzionare il caso emblematico di Ola Electric Mobility, la più grande azienda indiana di veicoli elettrici impegnata nella vendita di EV a due ruote, che adesso si trova in difficoltà. Gli analisti ritengono che l'azienda, che ha iniziato una grande espansione nel 2022, stia affrontando una dura concorrenza da parte di giganti delle due ruote tradizionali come Bajaj Auto e TVS Motor, nonché dalla promettente startup Ather. Un altro segnale nefasto che si abbatte in uno scenario di per sé già piuttosto complesso.

Pubblicità
Mahindra KUV100
Tutto su

Mahindra KUV100

Mahindra

Mahindra
Via Cancelliera, 35
Ariccia (RM) - Italia
06 93490043/51
https://www.mahindra.it/

  • Prezzo da 11.990
    a 19.395 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 370 cm
  • Larghezza 173 cm
  • Altezza 166 cm
  • Bagagliaio da 243
    a 473 dm3
  • Peso 1.190 Kg
  • Carrozzeria Suv e Fuoristrada
Mahindra

Mahindra
Via Cancelliera, 35
Ariccia (RM) - Italia
06 93490043/51
https://www.mahindra.it/