Incentivi auto 2019: 4.000 euro di bonus. La proposta “shock” di Promotor

Incentivi auto 2019: 4.000 euro di bonus. La proposta “shock” di Promotor
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Per gli analisti di Promotor costo zero per lo Stato e ricadute positive su gettito e PIL. Andò così nel 1997
28 novembre 2018

L'idea circola tra i corridoi ministeriali da tempo: per favorire la transizione verso una mobilità più sostenibile c'è bisogno di incentivi per la rottamazione e l'acquisto di auto nuove. Sinora vi sono stati accenni da parte del Governo Conte, ma su modalità, destinatari ed entità del contributo c'è ancora buio pesto.

Un'idea è stata lanciata dal Centro Studi Promotor, che in occasione della conferenza “La situazione e le prospettive dell’economia e del mercato automobilistico italiano”, ha avanzato la sua proposta: un bonus di 2.000 euro più uno sconto di altri 2.000 euro a tutti coloro che nel 2019 compreranno una nuova auto e contestualmente rottameranno un usato di oltre 10 anni.

La misura è sostenibile per il bilancio dello Stato, soprattutto in questi mesi al centro del dibattito politico per il rapporto deficit/PIL? Per il Centro Studi Promotor sì, ed anzi, si tratterebbe di una misura a costo zero, con addirittura ricadute positive su gettito fiscale e prodotto interno lordo.

L'ispirazione proviene dagli incentivi per la rottamazione del 1997, «che ottennero ottimi risultati senza oneri per lo Stato, dato che l’aumento del gettito Iva e delle tasse di immatricolazioni sulle auto vendute in più coprì completamente il costo dell’erogazione del bonus e lasciò all’Erario un maggior gettito netto di 1.400 miliardi di lire (723 milioni di euro). E oltre a ciò vi fu un importante contributo alla crescita del Pil certificato dalla Banca d’Italia che sul suo Bollettino Economico N.30 del Febbraio 1998 scrisse “la domanda di autoveicoli, sospinta dagli incentivi pubblici alla rottamazione, ha contribuito in modo significativo all’espansione dell’attività economica nel corso del 1997.” “Il contributo all’aumento del Pil può essere stimato intorno a 0,4% punti percentuali”», spiega Promotor.

Ma come si arriva alla cifra di 4.000 euro? «Se la proposta del Centro Studi Promotor per il 2019 venisse accolta il recupero del bonus a carico dello Stato (2.000 euro) sarebbe ampiamente garantito, dato che oggi, secondo l’Unrae, il prezzo medio per l’acquisizione di un’autovettura è di 21.020 euro di cui 3.790 di Iva».

«La nostra proposta – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – non è motivata dall’esigenza di sostenere le vendite di autovetture perché il mercato dell’auto pur non avendo ancora raggiunto il livello fisiologico gode di discreta salute. La nostra proposta è motivata dall’esigenza di supportare gli automobilisti, spesso a basso reddito, che possiedono una vettura di oltre 10 anni di anzianità e che hanno necessità di sostituirla per evitare le limitazioni al traffico imposte per motivi ambientali».

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