Johng-Sik Choi, CEO Ssangyong: "Oggi Musso, nel 2019 Tivoli e Korando. Speriamo nel dialogo tra le Coree e gli States"

Johng-Sik Choi, CEO Ssangyong: "Oggi Musso, nel 2019 Tivoli e Korando. Speriamo nel dialogo tra le Coree e gli States"
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Emiliano Perucca Orfei
Dopo la presentazione del nuovo pickup Musso, la casa della Corea del Sud pensa ai veicoli elettrici. E non solo.
9 marzo 2018

Ginevra - Il Salone di Ginevra anche nel 2018 è stato un momento molto importante per lo sviluppo della gamma europea di Ssangyong: l'arrivo della nuova pick-up Musso, infatti, si affianca a Rexton ed a Korando nell'offensiva del brand che presto si arricchirà anche della nuova Tivoli. Di questo e molto altro ne abbiamo parlato con Johng-Sik Choi, Presidente e CEO di Ssangyong.

L'arrivo della Musso completa un'offensiva di gamma notevole per Ssangyong. Ce ne vuole parlare?
J: Si, stiamo cercando di portare tante novità perché nonostante siamo presenti da alcuni anni in Europa noi ci consideriamo ancora un marchio giovane, dinamico, in grado di stupire e coprire diversi segmenti di prodotto. La nuova generazione di Rexton è molto di moda, e dominiamo il segmento dei SUV elettrici in Corea. Qui a Ginevra abbamo presentato la nuova generazione di Musso, basata sulla stessa piattaforma della Rexton. La Musso è un’auto molto amata, abbiamo iniziato a venderla a gennaio e ogni giorno riceviamo tantissimi ordini. Abbiamo circa 10.000 ordini arretrati al momento, non riusciamo a stare dietro agli ordini e c’è un’attesa di circa quattro mesi. Stiamo aumentando la nostra capacità produttiva e questo ci rende molto orgogliosi: la Musso è molto veramente amata.

In Italia, il mercato dei pick-up non è molto grande, a differenza della Corea, dove un modello come la Musso è molto apprezzato dalle famiglie.
In Europa occidentale, il mercato dei pick-up conta circa 200.000 unità, non è particolarmente sviluppato. In Italia il mercato è ridotto, anche per questioni legislative, ma comunque c'è un discreto interesse verso questo tipo di veicoli. E noi vogliamo essere presenti con la nostra proposta. La nostra Musso è costruita su una piattaforma da SUV, quindi la Musso non è solo bella, ma anche molto comoda e soprattutto ha un ottimo sistema di infotainment, di alto livello, specialmente all’interno del segmento.

E' ancora attiva la collaborazione con Daimler-Benz?
Al momento no. In passato abbiamo lavorato insieme, ma per il momento non ci sono collaborazioni attive. Ad oggi, invece, abbiamo acquisito le conoscenze e le capacità necessarie per costruire internamente i motori, quindi siamo indipendenti da Mercedes.

Oggi la Musso, domani? Tivoli?
Tivoli è un’auto di grande successo e porta il nome di una città italiana. Ne siamo fieri. L’anno prossimo arriverà il nuovo modello e stiamo sviluppando un nuovo modello della Korando, sempre per il prossimo anno. In questo modo l’anno prossimo avremo una gamma completamente rinnovata con le nuove Tivoli, Musso, Korando e Rexton. Oggi abbiamo anche presentato il concept e-SIV, che è un veicolo elettrico che presenteremo tra due anni.

In Europa il diesel è demonizzato e si sta spingendo verso l'elettrico. Da voi in Corea com'è la situazione? Credete davvero nell’elettrico o è solo una mossa di marketing?
Non abbiamo alternative, in Europa occidentale e in Corea, senza l’elettrico, dal 2020 non riusciremmo più a rientrare nei livelli di emissioni, quindi stiamo cercando di capire come si espanderà il mercato e come abbassare i prezzi di produzione. Molto dipende dalla collaborazione dei governi che devono provvedere alla creazione di infrastrutture adeguate. In Cina il governo si sta impegnando in maniera significativa per espandere il mercato delle auto elettriche, per questa ragione il 50% delle auto elettriche al mondo sono vendute in Cina. In Europa occidentale sarebbe necessario un intervento a livello governativo volto a dare una spinta al mercato delle auto elettriche. I governi occidentali, ma anche quello coreano impongono limiti per quanto riguarda i livelli di emissioni ma i produttori di auto faticano sempre più a rispettarli, quindi dobbiamo sviluppare un programma di auto elettriche, il nostro obiettivo è quello di creare delle auto elettriche, ma anche delle auto a tecnologia mild-hybrid. Stiamo facendo degli investimenti per andare in quella direzione.

Non vi ho mai visti nel mondo delle corse, cosa ne pensate della Formula E come teatro per mostrare la vostra tecnologia elettrica?
Noi non corriamo ma Mahindra, da cui dipendiamo, corre nella Formula E. Per quanto riguarda i veicoli elettrici, condividiamo le batterie con Mahindra, siamo solo ad uno stadio iniziale del processo di sviluppo dei veicoli elettrici. In futuro proveremo a massimizzare lo sforzo congiunto con Mahindra e noi di Ssangyong abbiamo tra le priorità quella di farci un buon nome. Dobbiamo puntare molto sul livello locale, dando supporto ai distributori, abbiamo corso la Trans Eurasia Trail, con la nuova Rexton, è importante avere un programma che ci dia visibilità, anche a livello agonistico.

Parlando della Corea, crede che le Olimpiadi vi abbiano in qualche modo aiutato in termini di considerazione mondiale?
Sì, le Olimpiadi sono state un successo, c’è stata un’apertura con la Corea del Nord, c’è stato del dialogo ed è stato programmato per aprile un summit tra Kim Jong-Un e il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in. Se la situazione tra Nord e Sud Corea e gli Stati Uniti migliorerà sicuramente ne beneficeremo tutti.

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