La batteria nichel-idrogeno dura 30 anni e 30.000 cicli di ricarica
- di Simone Lelli
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- di Simone Lelli
La tecnologia spaziale e quella che viene elaborata nelle stazioni spaziali serve soprattutto per testare prodotti di vario genere che poi vengono importati sulla Terra nella vita di tutti i giorni.
Un esempio di innovazione derivante dallo spazio è EnerVenue, un'azienda americana che sta rivoluzionando il settore delle batterie sfruttando l'ingegneria e la chimica sviluppate dalla NASA per oltre 40 anni. Questa tecnologia, originariamente progettata per alimentare la Stazione Spaziale Internazionale e il Telescopio Spaziale Hubble, potrebbe presto sostituire le batterie tradizionali.
Le batterie al nichel-idrogeno della NASA sono progettate per resistere alle condizioni estreme dello spazio, compresi i rapidi cambiamenti di temperatura. Sono sicure, durevoli, riciclabili e non presentano rischi di incendio o rifiuti tossici.
EnerVenue ha annunciato di aprire una Gigafactory negli Stati Uniti per produrre queste batterie d'avanguardia, aprendo la strada a un futuro in cui la tecnologia spaziale migliorerà notevolmente la nostra vita quotidiana.
