La Lamborghini Urraco compie 50 anni

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Daniele Pizzo
Mezzo secolo fa nasceva la prima V8 del Toro
14 ottobre 2020

Nell'ottobre del 1970 al Salone di Torino prendeva forma la Lamborghini Urraco, prima V8 della Casa di Sant'Agata Bolognese.

Disegnata da Marcello Gandini, allora alla guida dello stile della Carrozzeria Bertone, la Urraco nacque per volere di Ferruccio Lamborghini, che desiderava una vettura più accessibile al grande pubblico di quanto fatto sino ad allora.

Si pensò dunque ad una berlinetta 2+2 con un motore più piccolo, da collocare sul mercato ad un prezzo inferiore al resto della gamma. Del resto si era nel periodo di crisi petrolifera e poco dopo anche Ferrari avrebbe seguito la stessa strada con la Ferrari Dino 308 GT4.

Lunga 4,25 metri, la Urraco arrivò sul mercato nella versione P250, dotata cioè di motore in posizione posteriore-centrale 2,5 litri da 220 CV a 7.800 giri/min e una velocità massima di 245 km/h.

La nuova e meno raffinata unità aveva distribuzione ad albero singolo per bancata, quattro carburatori Weber doppio corpo del tipo 40 IDF1 e testata “a camera Heron”, caratterizzata dall’avere la parte interna piatta e la camera di scoppio ricavata all’interno del pistone. Dal 1970 al 1976 ne vennero realizzati 520 esemplari.

La Lamborghini Urraco verrà poi proposta al Salone di Torino del 1974 nella motorizzazione P200 con cilindrata ridotta a 1.994 cc da 182 CV destinata al mercato italiano, dove verrà commercializzata dal 1975 al 1977 per aggirare la sovrattassa destinata alle vetture oltre 2 litri. La P200 fu prodotta in appena 66 esemplari.

190 furono invece gli esemplari della successiva Urraco P300 con V8 bialbero da 2.996 cc e 265 CV, che fu presentata nel 1974 e prodotta dal 1975 al 1979.

Oggi il valore di una Urraco ben conservata si aggira intorno ai 90-100.000 euro.

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