Lamborghini SuperTrofeo, Spa: da tuttofare alla vittoria. Come cambia la vita in 12 mesi!

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Due gare all'insegna della vittoria per Miloš Pavlović del Team Bonaldi Motorsport, attuale leader del Lamborghini SuperTrofeo, che ci racconta delle emozioni vissute a Spa-Francorchamps
29 luglio 2014

Ho ancora il sapore dello Champagne in bocca e lo ammetto, sono un po’ brillo. Ci sta. Dopo un weekend di gara (quasi) perfetto direi che posso lasciarmi andare. Due gare, due vittorie e record della pista. L’unica nota stonata è stat la pole position, mancata per soli 0,027 millesimi di secondo. Non male, direi che posso sentirmi soddisfatto.

Da Team manager tuttofare a pilota vincente

Eppure non è stato affatto un weekend facile per me. In realtà è iniziato in salita esattamente un anno fa. All’epoca non correvo, ero un pilota che oramai si erano dimenticati in molti, e probabilmente stavo attraversando il periodo più buio della mia carriera ad oggi. Ero arrivato qui a Spa in veste di “team manager” ma in realtà, dopo che finivo le mie due-tre mansioni da “manager” che avevo, diventavo il “garzone” di turno.

Aiuto meccanico, telemetrista, lava macchina, monta-smonta tenda, coach del pilota...insomma facevo tutto quello che c’era da fare. Un lavoro massacrante a livello mentale perché ogni volta che sentivo il rombo dei motori il mio stomaco si contorceva. Il mio posto non è questo, è in pista! Avevo fatto quattro giorni di pura apnea.

Serve la mente lucida

Il giorno delle prove libere non è un buon giorno per la Lamborghini n° 3 del team Bonaldi ed in particolare per me. A gomma "vecchia" ho diversi problemi con la vettura e non riesco proprio a spingere come voglio. Non solo i tempi non vengono, ma non riesco a fare due giri senza mandare in ebollizione tutto quanto. Il ricordo dell’anno scorso è ancora troppo presente nella mia mente, sto esagerando e le mie povere gomme e freni ne risentono.

lamborghini supertrofeo 2014 spa (22)
Tanta l'emozione nell'aver vinto due gare a Spa-Francorchamps, soprattutto dopo un weekend iniziato con un venerdì difficile

 

La fiducia della squadra nei miei confronti è comunque immutata. Mi vedono in difficoltà ed ecco che Franco e Luca, i nostri meccanici, vengono a scherzare con me, ma in maniera molto “moderata”, posso solo definirla “giusta”. Cercano di farmi capire che credono in me, di farmi capire che ho la loro fiducia, che devo stare tranquillo. Insieme ad Edo parliamo delle nostre difficoltà, il nostro ingegnere Marco Bielli ascolta con attenzione e con calma decidiamo il da farsi senza farci prendere dal panico. Quella sera, una volta rientrato in albergo, faccio una doccia gelata e penso che sono davvero fortunato, ho un gran team.

Il giorno dopo arrivano le qualifiche e stavolta sento la macchina al posto giusto. Spingo il più possibile senza strafare ed ecco che il tempo viene. Otteniamo il terzo crono della sessione, a soli 0,027 millesimi dalla pole position. Siamo terzi, alla faccia del Trofeo. Il livello dei piloti qui è davvero alto. Finalmente lo stress se ne va ed ecco che il solito Pavlović ritorna ad essere sé stesso.

La gara si avvicina

La gara si avvicina e decidiamo che sarò io a fare il primo stint. Viste le difficoltà incontrate nelle prove libere con la gomma usata, decido di cercare di fare la corsa più “pulita” di sempre. Dopo pochi giri, anche grazie ad un po’ di fortuna, ci prendiamo la testa della corsa. Faccio uno stint spingendo il giusto ma allo stesso tempo senza mai mettere una ruota fuori posto. Cerco di fare in modo di passare una vettura in condizioni “ottimali” a Edo, anche perché sarà lui a dover tagliare il traguardo. Mi riesce tutto molto bene tranne i doppiaggi. Mi ritrovo a dover superare i doppiati in posti meno adatti e perdo terreno. Mul, il nostro rivale, sta recuperando e quando è il momento di fare il pit stop è a un paio di secondi da noi.

Viste le difficoltà incontrate nelle prove libere con la gomma usata, decido di cercare di fare la corsa più “pulita” di sempre. Dopo pochi giri, anche grazie ad un po’ di fortuna, ci prendiamo la testa della corsa


Quando Edo sale in macchina fa una cosa eccezionale, nonostante a differenza di Mul si debba adattare alla pista e alla macchina, riesce a tenerlo dietro e resistere a tutti gli attacchi con astuzia ed in sicurezza. Guardo dal muretto con il cuore in gola e la sincera stima di uno che sa quanto difficile è il suo compito. Sei un grande Edo! La vittoria mi rilassa, 1 – 0 per noi. Ora possiamo preparare con calma gara due e lo facciamo con lo spirito giusto.

lamborghini supertrofeo 2014 spa (13)
Tanta messa a punto e in qualifica sfioriamo la pole per soli 0,027 millesimi di secondo

Gara 2

Il giorno seguente mi sveglio anzitempomentre sognavo di fare in pieno la Eau Rouge. Penso “Pavlović almeno quando dormi non guidare”. Sono teso ma concentrato. So che oggi abbiamo un ottima chance per mettere qualche punto tra noi e Mul, va assolutamente sfruttata.

La seconda gara si avvicina ed anche adesso la nostra strategia rimane invariata, sarò io a fare la prima parte della corsa. Marco Bielli nel frattempo ha cambiato diverse regolazioni della vettura. Ha interpretato tutto quello che ci siamo detti e ci ha seguito. Morale, abbiamo cambiato: camber posteriore, barra di torsione anteriore, ala e pressioni delle gomme. Non sarà un po’ troppo per chi ha appena vinto la gara?

Modifiche vincenti: ma che scommessa

Le modifiche funzionano a meraviglia, Marco è riuscito a darci una macchina perfetta, davvero, tanto che riesco a fare anche il record della pista. Al cambio pilota tutto ci riesce bene ed Edo riprende la gara in testa. Ha una macchina di nuovo “usata” ma è di nuovo davvero bravo a gestire Mul. Non solo, riesce anche ad allungare ed ecco che per noi arriva la seconda vittoria in due giorni.

Andiamo via da Spa felici e con qualche punticino in più rispetto a Mul. Non possiamo abbassare la guardia ma almeno ora possiamo fare le vacanze un po’ più serenamente. Ti amo Spa, grazie di tutto. Alla prossima & forza Team Bonaldi!!

Miloš Pavlović

Foto: www.fprincipe.it

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