Lancia vende meno auto di Ferrari nel 2025: un confronto che fa rumore

Lancia vende meno auto di Ferrari nel 2025: un confronto che fa rumore
Pubblicità
Per gli appassionati di auto italiane il dato ha quasi dell’incredibile: nei primi sei mesi del 2025 Lancia ha venduto meno vetture di Ferrari a livello mondiale
23 settembre 2025

La Casa di Maranello, simbolo del lusso e delle supercar da sogno, ha consegnato 7.087 auto, mentre Lancia – appena tornata a proporsi in alcuni mercati europei dopo anni di isolamento sul solo territorio italiano – si è fermata a circa 6.500 esemplari della nuova Ypsilon.

Fondata nel 1906, Lancia ha vissuto negli ultimi decenni un lento declino, fino a rimanere confinata esclusivamente al mercato italiano. Soltanto nel 2024 Stellantis ha deciso di tentare un rilancio, riportando il marchio in Paesi come la Francia e annunciando un piano di nuovi modelli. Il 2025, quindi, avrebbe dovuto rappresentare l’anno della rinascita. Ma i numeri mostrano un percorso molto più accidentato del previsto.

La Ypsilon, unico modello oggi a listino, non ha convinto fino in fondo. Se da un lato è più raffinata e tecnologica, dall’altro paga il confronto con le sue antenate: derivata dalla Peugeot 208, costa sensibilmente di più rispetto alle citycar su cui si basavano le generazioni precedenti (Fiat 500 e Panda), andando così a scontrarsi in un segmento già affollato e sensibile al prezzo.

Ferrari, una situazione opposta

Mentre Lancia fatica a riaffermarsi, Ferrari continua a crescere. Il Cavallino Rampante può contare su una gamma ricca e diversificata, che va dalle supercar tradizionali fino alle novità come la 849 Stradale, senza dimenticare l’impatto globale del SUV Purosangue. A differenza di Lancia, Ferrari non ha bisogno di inseguire i grandi numeri: ogni vettura venduta genera margini elevatissimi e contribuisce a consolidare un’immagine di prestigio inossidabile.

Per Lancia, la vera sfida arriverà nei prossimi anni: nel 2026 debutterà la Gamma, un crossover di segmento D pensato per conquistare un pubblico più ampio, mentre nel 2028 tornerà la Delta, modello che porta con sé un’eredità pesantissima. La Delta Integrale resta infatti una leggenda del motorsport, e proprio il ritorno nel mondo dei rally – già accennato con l’impegno dell’Ypsilon nelle categorie inferiori – potrebbe diventare un traino d’immagine fondamentale.

Gli esperti, come Felipe Munoz di Jato, mettono in guardia: rilanciare una marca quasi dimenticata è un’operazione rischiosa, soprattutto quando il primo modello proposto non riesce a replicare il successo dei precedenti. Il confronto con Ferrari è impietoso, ma anche parziale: Lancia ha appena iniziato a riaffacciarsi sui mercati internazionali e dispone di una gamma ridotta all’osso.

Il futuro del marchio dipenderà dalla capacità di Stellantis di trasformare il rilancio in una strategia di lungo termine. La Delta del 2028 sarà probabilmente il vero banco di prova: da lì si capirà se Lancia potrà tornare a recitare un ruolo da protagonista o se resterà confinata a una nicchia sempre più stretta.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità