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La tradizione sportiva di Maserati potrebbe presto rivivere in una nuova super-GT a tiratura limitata, dotata di motore V6 Nettuno e, novità assoluta per gli ultimi anni del Tridente, cambio manuale. È questa l’anticipazione lanciata da Santo Ficili, CEO sia di Maserati che di Alfa Romeo, nel corso del Goodwood Festival of Speed 2025.
Il progetto prevede una doppia declinazione: una Maserati e una Alfa Romeo, costruite sulla base della Granturismo, con un approccio simile a quello adottato per l’Alfa 33 Stradale, derivata dalla Maserati MC20 (ora ribattezzata MCPura). Il nuovo modello sarebbe il più esclusivo e potente mai prodotto da Maserati dai tempi della MC12.
Ficili ha sottolineato come le collaborazioni tra i due marchi abbiano già dato vita a progetti memorabili: la 8C Competizione era basata sulla precedente generazione della Maserati Granturismo e veniva assemblata proprio nello stabilimento di Modena, lo stesso dove più tardi fu prodotta anche la 4C.
“Abbiamo costruito la 4C e la 8C a Modena, quindi perché non farlo di nuovo?” ha dichiarato il manager. L’idea è quella di proporre una vettura “few-off”, cioè realizzata in pochissimi esemplari, pensata per celebrare la storia e il DNA delle due Case italiane.
Il cuore pulsante della futura supercar sarà il Nettuno, il V6 3.0 biturbo che già equipaggia Granturismo, Grecale e MCPura. Ma per questa edizione limitata, il propulsore potrebbe essere portato ben oltre i 630 CV attuali. Nessuna elettrificazione è prevista, nonostante le normative Euro 7: secondo il responsabile tecnico di Maserati, Davide Danesin, la sofisticata tecnologia di combustione a precamera e l’iniezione doppia del Nettuno permettono di mantenere prestazioni elevate con emissioni contenute.
“Ci sono ancora clienti che cercano esperienze meccaniche pure” ha spiegato Danesin, evidenziando come la presenza di una batteria in una supercar generi complessità e peso superfluo.
La vera sorpresa potrebbe essere il ritorno del cambio manuale. “Per una serie limitata ha perfettamente senso” ha dichiarato Danesin, aggiungendo che un cambio meccanico si sposa con la filosofia analogica e autentica che il marchio vuole recuperare. Una scelta destinata a far breccia tra gli appassionati più puristi.
Con la produzione di Granturismo e Grancabrio pronta a rientrare nello storico impianto modenese (dopo il passaggio temporaneo a Mirafiori), Maserati vuole rafforzare la propria identità italiana. “Modena è il cuore della Motor Valley,” ha ricordato Ficili. Ed è proprio lì che potrebbe nascere questa nuova supercar celebrativa.
Il 2026 segnerà i 100 anni dalla nascita della Maserati Tipo 26, la prima auto da corsa del marchio, vincitrice alla Targa Florio nel 1926. Un’occasione perfetta per il debutto di un modello che celebra passato, presente e futuro. Parallelamente, Alfa Romeo festeggerà il centenario della 6C 1500, protagonista della Mille Miglia e della 24 Ore di Spa. Non a caso, Alfa ha già confermato che nel 2026 arriverà la sua seconda supercar della serie “Bottega”, il reparto dedicato alle edizioni limitate.