Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il sipario sul Gran Premio del Belgio di Formula 1, tredicesimo appuntamento stagionale, è calato, ma mentre il Circus si dirige verso l’Ungheria, quanto accaduto ieri continua a far discutere. La direzione gara, vista la pioggia copiosa scesa nei minuti precedenti alla partenza, ha deciso di ritardare il via a Spa-Francorchamps. Una scelta criticata da molti, compreso Jeremy Clarkson.
Mancava poco meno di tre quarti d’ora allo spegnimento dei semafori quando forti scrosci d’acqua hanno iniziato a cadere sulla pista belga. Considerate le difficoltà del tracciato e le condizioni estreme in termini di visibilità, la direzione gara ha deciso di abortire le procedure di partenza e attendere che la pioggia cessasse per dare il via libera. Un’ora e venti minuti dopo la bandiera rossa, il Gran Premio ha preso ufficialmente il via con una rolling start dietro la Safety Car, per quattro giri, in attesa che la pista si drenasse.
Una scelta estremamente prudente da parte del direttore di gara, maturata anche con la consapevolezza che in condizioni simili, proprio a Spa, due piloti – Anthoine Hubert e Dilano van ’t Hoff – hanno recentemente perso la vita. Tuttavia, la griglia si è divisa tra chi avrebbe voluto correre comunque sotto la pioggia e chi riteneva la pista impraticabile. Lando Norris, ad esempio, pur partendo dalla pole position e quindi con aria pulita davanti, ha espresso la volontà di aspettare. Altri, come Max Verstappen, hanno invece sollevato critiche, giudicando quella della Formula 1 una scelta ormai sistematica: non voler più correre sul bagnato.
Le opinioni dei piloti, però, vanno analizzate anche alla luce delle strategie adottate. Alcuni hanno infatti sacrificato le qualifiche per utilizzare un assetto più carico in ottica gara bagnata; altri, come Charles Leclerc, hanno rischiato scaricando l’ala posteriore. Di conseguenza, per chi aveva un set-up da pioggia, attendere che il meteo migliorasse si è tradotto in uno svantaggio. A dire la sua, come sempre senza peli sulla lingua, è stato Jeremy Clarkson.
“Caro Dio del cielo. Cosa sta facendo il direttore di gara a Spa?”, ha scritto su X l’ex presentatore di Top Gear e The Grand Tour, grande appassionato di Formula 1, mentre attendeva notizie sull’orario ufficiale della ripartenza.
Certo, col senno di poi è facile dire che la direzione gara sia stata troppo cauta. Ma se, malauguratamente, fosse accaduto un incidente – come hanno sottolineato anche Frédéric Vasseur e Andrea Stella – il dibattito ci sarebbe comunque stato, con la FIA messa alla gogna per le scelte prese. La sicurezza rimane sempre la priorità assoluta.
Foto di copertina: ANSA