F1. GP Belgio 2025, le pagelle di Spa

F1. GP Belgio 2025, le pagelle di Spa
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I promossi e i bocciati di Spa nelle pagelle del Gran Premio del Belgio 2025 di Formula 1
28 luglio 2025

Chi sono i promossi e i bocciati di Spa? Scopriamolo insieme, sfogliando le pagelle del Gran Premio del Belgio 2025 di Formula 1. 

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Oscar Piastri, voto 10

A volte è solo questione di saper cogliere l’attimo e Piastri a Spa ha dimostrato un cinismo straordinario, infilzando Norris in quella che sapeva essere la prima e probabilmente anche unica opportunità. Il tutto a suggello di un fine settimana dove complessivamente ha evidenziato di avere una marcia in più rispetto a Norris anche sul piano velocistico, nonostante la pole gli sia sfuggita, dimostrando di non essere semplicemente “quello più freddo”, ma anche e prima di tutto un piede pesantissimo. Voto 10, pescecane.

Lando Norris, voto 7

L’altra faccia della medaglia McLaren è un Norris veloce, ma ancora una volta fallace nel momento decisivo, in questo caso alla partenza lanciata, quando ha offerto il fianco a Piastri permettendogli di attaccarsi alla sua scia e uscendo non benissimo dalla prima curva. Poi l’inglese ci ha provato con la tattica a ribaltare la situazione, ma nel frattempo il vantaggio di Piastri era diventato troppo grande. Peccato perché con la pole position aveva dimostrato ancora una volta la scintilla del giro veloce, ma i mondiali non si vincono al sabato. Ora la strada verso il titolo si è rifatta in salita: voto 7, coniglio bagnato.

Charles Leclerc, voto 9

Terzo con grande merito Leclerc, aiutato dalla nuova sospensione posteriore ma soprattutto dalla sua capacità di correre sopra i problemi, compensando almeno in parte le lacune di una monoposto comunque ben lontana dall’essere vincente: fenomenale in qualifica, in gara tiene dietro Verstappen nei primi giri aiutato sì da una monoposto più scarica, ma proprio per questo più difficile da guidare sul bagnato. Per lui un podio meritatissimo, anche se l’appuntamento con la vittoria è rimandato ancora una volta: voto 9, campione a prescindere.

Max Verstappen, voto 9

Solo 4° Verstappen, che compie la sua magia nella qualifica e nella gara Sprint dove con una monoposto scarichissima prima arpiona la prima fila e quindi beffa Piastri, tenendolo poi sempre a distanza. Per la gara principale però l’olandese punta su un assetto più carico, da bagnato, dimenticando - come evidenzierà lui stesso nel dopogara - che in questa F1 di correre sul bagnato non se ne parla. Il risultato è una gara per lui frustante, senza mai riuscire a prendere Leclerc. L’impresa del sabato però resta: voto 9, un pesce fuor d’acqua.

George Russell, voto 7

Buon 5° un Russell che la domenica mette una pezza ad una Sprint dove è praticamente non pervenuto: un risultato discreto considerando l’involuzione tecnica della Mercedes in questa fase della stagione. Voto 7, disarmato.

Alex Albon, voto 7

Gran 6° posto invece di Albon, anche lui bravo a riscattare una Sprint da dimenticare tirando fuori il meglio del repertorio quando conta di più: voto 7, nessuno si stupisce più delle sue prestazioni e questo naturalmente valga come attestato di stima.

Lewis Hamilton, voto 5

7° Hamilton, al termine di una gran rimonta sul bagnato nei primi giri, agevolata però dall’essere partito dalla pit lane con motore nuovo e soprattutto con assetto per la pioggia. Un’opportunità legata all’orrenda qualifica, come orrenda era stata la qualifica Sprint: ok la domenica ci ha fatto divertire e ha mostrato la grinta nei giorni migliori, però comunque il risultato finale è ben lontano da quello di Leclerc e da ciò che sarebbe lecito aspettarsi. Voto 5, autosabotaggio.

Liam Lawson, voto 7,5

A punti Lawson, che sembra essere sempre più in ripresa dopo la traumatica retrocessione: su una pista che rappresenta l’università della F1, con asciuto e bagnato, ha dimostrato di poter stare con i migliori. Voto 7,5 di incoraggiamento.

Gabriel Bortoleto, voto 8,5

Grande prestazione anche per Bortoleto, 9° dopo avere raggiunto la Q3, e siccome il brasiliano aveva chiuso 9° anche nella Sprint, il suo è stato davvero un fine settimana da incorniciare non solo per il risultato finale, ma anche per la costanza che ha dimostrato: voto 8,5.

Pierre Gasly, voto 7,5

Chiude la zona punti Gasly, bravo a massimizzare ancora una volta un pacchetto tecnico che rimane modesto: voto 7,5, sempre una garanzia.

Andrea Kimi Antonelli, voto 5

Fuori dai punti, voto 5 ad Antonelli, fallace in qualifica e comunque mai veloce con una monoposto che per sua stessa ammissione è diventata difficile da interpretare: probabilmente servirebbe quell’esperienza che evidentemente gli manca, ma anche questo fa parte del rischio calcolato che si è assunto Wolff quando l’ha messo in macchina.

Toto Wolff, voto 10

A proposito, voto 10 a Wolff per come sta sostenendo, anche pubblicamente, il “suo” pilota: ok che proteggerlo vuol dire tutelare l’investimento fatto, ma dietro le sue parole si coglie una sensibilità molto lontana dallo stile di altri team manager.

Carlos Sainz, voto 5

Voto 5 invece a Sainz, che dopo la bella Sprint non si conferma nelle qualifiche del sabato e in gara non riesce a recuperare, né con l’asciutto né con il bagnato: ha trovato la velocità, ma manca la costanza.

Yuki Tsunoda, voto 5

E voto 5 a Tsunoda, che ha ritrovato sì la Q3 finalmente, ma senza riuscire poi a cogliere nemmeno un punticino: se la velocità stavolta c’era, cosa è mancato per concretizzare?

Esteban Ocon, voto 7,5

Voto 7,5 a Ocon per i punti presi nella Sprint, anche se nella gara di domenica non è riuscito a resistere a Gasly: il francese però in Haas sta dimostrando una concretezza per lui inedita.

Ollie Bearman, voto 7

E voto 7 anche a Bearman, sempre per i punti conquistati nella Sprint: il giovane talento inglese continua a maturare, sognando il posto di un altro inglese vestito di rosso.

Direzione gara, voto 4

Voto 4 invece alla Direzione di Gara, perché va bene la sicurezza, ma hanno atteso davvero troppo per la partenza, snaturando la gara che sarebbe potuta essere e mettendo fuori dai giochi con una decisione arbitraria chi aveva scelto di partire dalla pit lane puntando sull’assetto da bagnato. La F1 deve fare pace con se stessa, accettare che in caso di pioggia la visibilità è sempre stata e sempre sarà scarsa, e soprattutto darsi dei criteri uniformi, o almeno delle linee guida condivise.

Voto 10 quindi - fuori classifica - a Verstappen per avere posto il tema una volta per tutte, in modo diretto come solo l’olandese oggi sa fare, perché in questa F1 serve più coraggio per prendere una posizione pubblica piuttosto che per sfrecciare a 300 km/h.

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