Mercato Europa: continua il periodo di difficoltà

Mercato Europa: continua il periodo di difficoltà
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Non arrivano buone notizie per le vendite nel continente, con le Case che devono affrontare la complicata fase della transizione energetica in post-pandermia
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
16 luglio 2021

I dati del mercato europeo di giugno indicano un calo delle immatricolazioni del 14%, con 1.282.503 nuove auto nei trentuno paesi europei (UE+UK+EFTA) contro 1.491.465 di giugno 2019; nel primo semestre, la perdita accumulata sul 2019 arriva al 23%, con 6.486.351 auto immatricolate in sei mesi rispetto agli 8.427.639 del periodo gennaio-giugno 2019.

Nella maggior parte dei mercati appare molto depressa soprattutto la domanda dei privati, penalizzati dalla pandemia sul piano economico e che tendono quindi a posticipare la sostituzione anche delle vetture più datate.

Tra i cinque maggiori mercati del continente, rispetto al 2019, il calo più consistente viene registrato in Spagna (-34%), seguita dal Regno Unito (-28,3%); ma situazione appare pesante anche in Germania dove rispetto al primo semestre 2019 le immatricolazioni si sono ridotte di un quarto (-24,8%); meglio della media europea fa solo la Francia, pur restando in terreno fortemente negativo (-21%). 

Nella diffusione di auto “alla spina”, fra i cinque maggiori mercati europei, l’Italia con quota del 9,4% fa meglio solo della Spagna, mentre è sotto della metà rispetto al 18,7% della media degli altri quattro; il nostro Paese arretra anche per le auto ibride, scese al 27,4% dal 28% del mese precedente, e si posiziona al terzo posto fra i major market a causa della riduzione del contributo degli incentivi della fascia 61-135 g/km.

Il Gruppo Stellantis ha registrato, in Europa, 258.657 immatricolazioni nel mese, pari al +11,5% su giugno 2020, con quota di mercato del 20,2%; nel periodo gennaio-giugno 2021, i volumi ammontano a 1.378.773 unità (+32,1%), con quota del 21,3% (era 20,5% nei primi sei mesi del 2020).

Germania

Secondo quanto diffuso dalla KBA, il mercato automobilistico in Germania segna 274.152 immatricolazioni a giugno, (+24,5% su giugno 2020, ma -15,7% nel confronto sul 2019), mentre il primo semestre archivia 1.390.889 unità (-24,8 sul 2019).

Nei primi sei mesi dell’anno, le persone giuridiche sono al 67,2% di quota, con 935.306 immatricolazioni, mentre le persone fisiche si fermano al 32,7%, con 455.014 vetture.

Sul fronte delle alimentazioni, nel mese continua l’ascesa di BEV (12,2% di share) e PHEV (11,4%), che da gennaio a giugno 2021 conquistano una quota combinata del 22,5%, mentre prosegue la discesa di benzina e diesel, ora al 38,6% e 22,6% del mercato.

Per le emissioni medie di CO2, a giugno il valore si attesta a 121,7 g/km, in calo del 19% su giugno 2020.

Francia

A giugno, in Francia si registra un calo delle vendite non solo nel confronto con il 2019 (-13,7%), ma anche rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con 199.508 nuove immatricolazioni rispetto alle 233.814 di dodici mesi fa, corrispondenti ad una perdita del 14,7%; da inizio anno, ci sono state 922.765 vendite, pari al -20,9% sullo stesso periodo 2019.

Per le alimentazioni, prosegue la discesa di benzina e diesel, con quest’ultimo al 20% di share a giugno, mentre corrono elettriche, al 10,5% di quota, ibride plug-in all’8,3%, e ibride standard (al 18,3%).; per i segmenti, nel cumulato calano le piccole )al 57% di quota), e restano stabili medie inferiori (al 24%), medie superiori (al 12%) e superiori e lusso (al 6%).

Nel mese, le emissioni medie di CO2 si attestano a 107,5 g/km, in netto calo rispetto al dato registrato lo stesso mese dello scorso anno (123,2 g/Km).

Gran Bretagna

Secondo i ultimi dati della SMMT, il comparto automotive nel Regno Unito a giugno segna una crescita del 28% con 186.128 veicoli, performance però ingannevole in quanto riferita alla fase di ripresa post lockdown di giugno 2020; rispetto alla media del decennio precedente, infatti, le immatricolazioni mensili sono diminuite del 16,4%, mentre sul cumulato da inizio anno le immatricolazioni calano del -26,8%. 

Sul fronte dei canali di vendita, a giugno le società crollano al 2,4% di quota, mentre privati e flotte immatricolano 88.715 e 92.909 unità; in sei mesi, le flotte conquistano il 52,9% di share, i privati si attestano al 45,1% di quota e le società si fermano al 2%.

In giugno calano diesel e benzina, ora all’8,1% e 46,4% di share, mentre avanzano sia BEV che PHEV, conquistando una quota del 10,7% (8,1% da inizio anno) e 6,5% (6,4% in gennaio-giugno); le ibride coprono in giugno il 28,3% del mercato (26,6% in 6 mesi), la quota più alta fra i Major Market europei.

Spagna

Immatricolazioni in forte contrazione, sia nel mese (96.785 unità, pari al -25,8% su giugno 2019) che sul cumulato, dove le vendite con 456.833 unità crollano del 34% rispetto allo stesso periodo di due anni fa; ciò significa che si è perso, nei primi sei mesi dell’anno, un terzo del mercato rispetto a un anno convenzionale.

Per i canali di vendita, il noleggio perde il 29% delle vendite sul 2019, con 29.169 immatricolazioni, mentre i privati registrano un crollo sia sul 2019 (-28%) che sul 2020 (-19%).

Sul fronte delle alimentazioni, a giugno BEV e PHEV toccano una quota combinata del 7,5%, mentre corrono le ibride che con 26.595 unità conquistano il 27,5% di share.

Nel mese, le emissioni medie di CO2 si attestano a 123,8 g/km, il -9,9% rispetto al valore registrato a giugno 2020.

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