Monopattini: nuovo incidente mortale a Roma
- di Alfonso Rago
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- di Alfonso Rago
È destinato a rinfocolare nuove polemiche il tragico incidente avvenuto in viale Tor di Quinto, nel quadrante nord della Capitale, dove nella serata di domenica 8 maggio ha perso la vita un giovane militare, in servizio nella vicina caserma del Lancieri di Montebello.
Anche se l'esatta dinamica del sinistro è ancora al vaglio del magistrato, quindi con le responsabilità dirette tutte da chiarire, l'evento conferma che anche a Roma si è ormai superata la soglia di guardia per quanto riguarda la coesistenza sulle stesse arterie di veicoli tradizionali con quelli restanti nella cosiddetta “mobilità dolce“, come appunto i monopattini elettrici.
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L'incidente, che purtroppo replica l'evento mortale già verificatosi a in un'altra zona di Roma nel novembre scorso, riaccende i riflettori circa le norme di sicurezza - speso disattese - che hanno per protagonisti i conducenti di monopattino: mancanza di casco protettivo, assenza di luci, velocità ben superiori a quella prevista dal Codice, circolazione su strade dove non si potrebbe, sono queste le contestazioni più frequenti che vengono mosse agli utilizzatori delle tavole elettriche.
Un fenomeno contro il quale, soprattutto alla luce della crescita esponenziale dei veicoli in circolazione - si calcola siano oltre 12.000 tra sharing e privati quelli in movimento all'ombra del Colosseo - si registra una sostanziale impunità per i trasgressori delle norme, con il corpo della Polizia Municipale di fatto concentrato su altre problematiche.
Ormai però sarà il caso di ripensare seriamente alla presenza sulle strade dei monopattini elettrici: il dato di oltre 250 incidenti registrati e di ben quattro vittime in meno di due anni per sinistri in cui sono stati coinvolti questi veicoli dovrebbe spingere gli amministratori locali a misure immediate, concrete e risolutive del problema.
