Montezemolo e politica: un rischio per la Ferrari?

Montezemolo e politica: un rischio per la Ferrari?
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Paolo Ciccarone
Il Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, potrebbe impegnarsi nella vita politica. Abbiamo analizzato i pro e i contro di questa possibile scelta|<i> P. Ciccarone</i>
20 dicembre 2012

C’era la classica cena di Natale e c’era una domanda che aleggiava nell’aria. Ma non si poteva fare. E quindi col Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, si è parlato di F.1, di Alonso, di Red Bull etc. Come da tradizione. Eppure c’era una domanda da fare e non è stato possibile farla.

Come cambierebbe l'immagine del Presidente della Ferrari

Ovvero, Presidente Montezemolo, ma chi glielo fa fare ad entrare in politica? Ci pensi bene. Quando lei vince con la Ferrari rappresenta tutto il Paese come il Presidente di tutti, colui che difende i colori nazionali e unisce sotto la Rossa tutta una nazione e non solo.

Cosa può darle di più la politica rispetto ai 116 GP vinti in questi anni al timone della Ferrari, ai titoli mondiali piloti e costruttori, a quel grande sogno che ogni domenica pomeriggio inchioda davanti alla TV milioni di italiani? Perché in Italia la politica, con questa classe dirigente, con questi dinosauri che dopo 25 anni si spacciano per nuovi e giocano sempre lo stesso gioco con gli stessi schemi, non è una cosa normale.

Schieramento

In un Paese normale, forse, avere le sue competenze e la sua passione sarebbe servito, qua da noi no. E’ un gioco al massacro, specie perché ha scelto di appoggiare l’uscente Mario Monti. Il capo di un Governo che con l’auto è stato il più duro di sempre. Tassazione elevata, crollo del mercato, accise supplementari sui carburanti, superbollo, aumenti dei pedaggi, IPT, assicurazioni e via di questo passo.

Cosa può dare  di più la politica a Montezemolo rispetto ai 116 GP vinti in questi anni al timone della Ferrari, ai titoli mondiali piloti e costruttori, a quel grande sogno che ogni domenica pomeriggio inchioda davanti alla TV milioni di italiani?


Totale, meno 5 miliardi di introiti per IVA e bolli oltre che carburanti, nonostante gli aumenti. Lo ha detto anche lei Presidente Montezemolo, l’Italia per la Ferrari rappresenta il 3 per cento delle vendite. E per fortuna che quest’anno la Ferrari ha segnato un nuovo record mondiale, perché significa che in Italia avete venduto a malapena 30 macchine.

Mercato italiano dell'Auto

E i concessionari su questi numeri non vivono. Insomma, non dico che dovremmo essere al livello di Germania e USA, ma passare da 700 auto all’anno a meno di 30 è un po’ troppo. E questo perché chi vuole vivere un sogno a 4 ruote ora si vergogna, si nasconde. Chi non ha i soldi non li spende, e chi li avrebbe non li tira fuori. Col risultato che è tutto fermo. E bisogna ringraziare la miopia di Monti e del suo Governo che hanno massacrato il mercato dell’auto.

E lei appoggia proprio il nostro carnefice? Qualcosa ci sfugge, anche se la speranza è che con le sue competenze magari possa dare una sterzata a una politica ostica al mondo dei motori, che pur contribuiscono col 16,1 per cento al PIL nazionale. E poi caro Presidente Montezemolo, lei non è ancora candidato eppure a Napoli è stato aggredito in maniera volgare e vigliacca uscendo da una pizzeria (e uno come lei poteva scegliere ben altro).

Quale immagine per la Ferrari?

Invece è bastato parlare di politica e subito si sono scatenati contro di lei. E i grandi media mica l’hanno stigmatizzato, anzi è passato quasi sotto tono come se lei desse fastidio a qualcuno lassù in alto. Una vittoria della Ferrari nel prossimo mondiale non sarà più una vittoria dell’orgoglio italiano, ma una faccenda politica che qualcuno userà in maniera strumentale. Se chiederà di togliere il superbollo (una vera idiozia) sarà accusato di conflitto di interessi. Se ci saranno incentivi si parlerà di interessi Fiat nella politica nazionale.

Qualsiasi cosa farà o dirà, avrà sempre qualcuno addosso e visto che dai sondaggi questa unione cui si ispira non ha la maggioranza, vuol dire che come Presidente della Ferrari dovrà fare i conti con una massa di bastian contrari come mai in vita sua


Qualsiasi cosa farà o dirà, avrà sempre qualcuno addosso e visto che dai sondaggi questa unione cui si ispira non ha la maggioranza, vuol dire che come Presidente della Ferrari dovrà fare i conti con una massa di bastian contrari come mai in vita sua. E allora, ne vale la pena? Speriamo di sì, anche se Sergio Marchionne, sullo schieramento di partenza del GP d’Italia a Monza, scommise con chi scrive che lei non sarebbe mai entrato in politica. Adesso non ho ancora capito se è Marchionne ad aver perso la scommessa o se sono io che devo pagare la cena all’AD Fiat.

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