Nardò, la pista più veloce del mondo compie 40 anni

Nardò, la pista più veloce del mondo compie 40 anni
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In Puglia sorge la struttura più imponente d'Europa dedicata ai collaudi “top secret” di ogni tipo di veicolo su ruote. Dal 2012 è di proprietà di Porsche, che non ha smesso di investire su un impianto unico al mondo
28 luglio 2015

Puoi avere i migliori simulatori, i tecnici più preparati al mondo, le migliori gallerie del vento, ma se hai progettato un'auto prima o poi la devi guidare, in tutte le condizioni, per vedere se va bene o no. E' così anche col vino: passi anni a studiare come far crescere il vitigno nel migliore dei modi, ad analizzare uve, miscele ed affinamento, ma poi arriva il momento del giudizio del sommelier e se il giudizio è negativo allora bisogna correre ai ripari. O rifare tutto da capo. 

 

Il Nardò Technical Center, che nel 2015 compie 40 anni, è un po' come una cantina. Solo che al posto degli enologi ci sono i progettisti, mentre i sommelier sono i tester, i collaudatori dal "didietro" tanto sensibile che con il loro giudizio guidano la progettazione non solo di una vettura, ma anche dei singoli componenti. Idee, soluzioni tecniche, innovazioni che spesso per la prima volta vengono provate nel mondo reale. 

 

Dal 2012 l'impianto pugliese che sorge in provincia di Lecce è gestito da Porsche Engineering Group GmbH, una società controllata al 100% dalla Casa di Zuffenhausen che mette a disposizione in un'area di 700 ettari oltre 20 piste di prova e attrezzature tecniche per attività di sperimentazione a qualsiasi livello. Non solo per le vetture del Gruppo Volkswagen, ma per l'intera industria automobilistica, che così è in grado di sviluppare, spesso in gran segreto, le tecnologie del futuro. 

Da Fiat a Porsche

Il Centro Test di Nardò nasce nel 1975 come "Società Autopiste Sperimentale Nardò", un satellite della galassia Fiat. All'epoca esisteva un anello con corsie per auto e camion e una pista dinamica per vetture. Sette anni dopo seguiva l'ampliamento con la pista dinamica per camion. Nel 1999, il centro prove viene acquisito dal gruppo italiano Prototipo che avvia un ampliamento di Nardò aggiungendo altri 5.000 metri quadri di officine e uffici per andare incontro alle necessità dei clienti. Nel 2002 e nel 2008 nascoo le piste di prova per testare il comfort di guida e verificare la rumorosità e un percorso di handling che riproduce su una pista di 6,2 km le singole curve del Nürburgring. Nel maggio 2012, Porsche Engineering Group assume la responsabilità per l'area di prova. 

 

40th anniversary of Nardò Technical Center - Porsche Engineering. Let's take a look at what is making Porsche on it

Posted by AutoMoto.it on Lunedì 27 luglio 2015
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Una vista dall'alto dell'anello: ha un diametro di 4 km ed una lunghezza di 12,6 km. Vi si possono raggiungere velocità superiori ai 400 km/h

I record di Nardò

Il Nardò Technical Center ha scritto la storia anche per il suo anello che, con un diametro di quattro chilometri e una lunghezza di 12,6 chilometri, continua anche oggi ad essere considerato la pista circolare per auto più veloce al mondo. Per diversi costruttori automobilistici continua a costituire il teatro di numerosi record. A cominciare dalla Mercedes-Benz che qui, con la C111-IV, nel 1979, supera per la prima volta il limite dei 400 km/h raggiungendo una velocità di 403,978 km/h. Nel 1980, la ARVW (Aero-dynamik Research Volkswagen) ottiene ben sei record di categoria e due record mondiali di velocità sulla pista di Nardò. Nel 1982, Porsche con una 928 S si aggiudica il record delle 24 ore. 

 

All'epoca, la rivoluzionaria vettura Porsche con motore anteriore e cambio manuale all'asse posteriore coprì i 6.033 chilometri ad una velocità media di 251,4 km/h. Oltre dieci anni dopo, Porsche fornisce a Nardò una prova esemplare dello schema transaxle: nel 1993, con una Porsche 928 GTS, di serie, un team privato austriaco riesce a percorrere in 24 ore 6.377,25 chilometri ad una velocità media di 265,72 km/h. Un record battuto solo nel 2002 dalla concept car Volkswagen "W12 Nardò", che finora detiene sette record mondiali, tra cui il record sulla distanza e di velocità in 24 ore con 7.740,576 chilometri percorsi ad una velocità media di 322,891 km/h. 

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Una Cayenne in allestimento ambulanza: a bordo c'è tutto il necessario per il primo intervento in caso di incidente

Sicurezza innanzitutto

Lo sviluppo del Nardò Technical Centre non è ancora terminato. Porsche sta investendo tantissimo anche sotto il punto di vista della sicurezza, perché a velocità superiori a 300 km/h non si può scherzare: l'errore umano o l'errore tecnico sono sempre in agguato, per cui è per questo motivo che a Nardò si possono osservare delle curiose Porsche Cayenne in un inedito allestimento da ambulanza o da veicolo dei pompieri, oppure delle Panamera pronte a intervenire. 

 

Inoltre c'è una struttura di primo soccorso permanente, dotata di personale medico e paramedico pronto ad intervenire in caso di necessità. Che non solo può essere rappresentata da una gomma forata o una sospensione che cede ad alta velocità, ma più banalmente anche da un tamponamento, visto il via vai continuo di veicoli nell'impianto pugliese. 

 

«Il Nardò Technical Center è il completamento ideale delle nostre strutture di prova e ricerca del Centro Sviluppo a Weissach. Con il grande vantaggio che a Nardò, grazie al clima mite della Regione, possiamo testare le nostre vetture 365 giorni all'anno», dichiara Wolfgang Hatz, Presidente Ricerca e Sviluppo di Porsche AG. «Queste condizioni straordinarie costituiscono per l'intera industria automobilistica una risorsa preziosa per testare le vetture in modo efficiente».

 

«L'area di test e prova offre ai nostri clienti, sin d'ora, una gamma completa di servizi di sperimentazione», afferma Malte Radmann, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche Engineering Group. «Ma questo non è tutto: per i prossimi anni abbiamo progetti ambiziosi di ampliamento e rinnovamento del centro, in modo da poter soddisfare anche gli standard di sviluppo futuri». 

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