Nissan GT-R off-road: 600 CV, assetto rialzato… ma nessuno la compra

Nissan GT-R off-road: 600 CV, assetto rialzato… ma nessuno la compra
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Una Nissan GT-R R35 trasformata in un “fuoristrada” stile safari con sospensioni rialzate, gomme tassellate e 600 CV. Il progetto unico però resta invenduto da anni, e non per mancanza di potenzialità, ma per un problema di fondo che va oltre l’estetica
30 dicembre 2025

La Nissan GT-R R35 è una delle sportive più iconiche degli ultimi decenni, celebrata come “supercar killer” e amata da una community di appassionati in tutto il mondo. Eppure, anche un mito può essere protagonista di progetti singolari, come l’esemplare di GT-R off-road che da anni cerca un compratore senza successo.

L’idea è tanto audace quanto spettacolare: prendere la celebre sportiva giapponese e trasformarla in un veicolo che sembri pronto a sfrecciare su sterrati e deserti. Ma se è così estrema, perché resta invenduta?

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Un sogno Safari su quattro ruote, ma è davvero fuoristrada?

La GT-R in questione parte da un modello del 2010 e ha subito una serie di modifiche che la rendono immediatamente riconoscibile: sospensioni rialzate di 120 mm, ruote originali con pneumatici all-terrain, parafanghi e protezioni aggiuntive, fari supplementari e una ruota di scorta montata sul tetto.

Il risultato estetico è quello di una sportiva pronta per un rally nel deserto o una spedizione Mad Max-style, un look che ricorda per certi versi le versioni safari viste su altre vetture (come Porsche 911 Dakar) o riconosciute da tuner underground.

Ma qui comincia il dilemma: la semplice presenza di gomme più robuste e un assetto più alto non è sufficiente per trasformare una supercar da pista in un vero fuoristrada. Senza rinforzi sotto scocca, riduttori, protezioni sottoscocca professionali e rapporti ridotti pensati per sterrato, un’auto del genere rischia di rimanere più “progetto visivo” che veicolo performante fuori dall’asfalto.

Potenza da paura, ma appeal limitato

Sotto il cofano, l’auto mantiene intatta la sua anima sportiva: il celebre V6 biturbo da 3,8 litri è stato portato a 600 CV, lo stesso livello della GT-R più potente firmata Nismo. Questa potenza, unita alla trazione integrale Attesa ET-S di serie, teoricamente conferisce alla GT-R una buona capacità su superfici scivolose come ghiaia e terra.

Tuttavia, gli utenti di forum e community di appassionati hanno sottolineato come, al netto dell’assetto rialzato, gli pneumatici montati non siano ideali per fuoristrada estremo e l’assenza di modifiche meccaniche profonde limiti il potenziale reale del progetto. Senza contare che una macchina costruita per l’asfalto e le piste non è stata pensata per ripetute sollecitazioni off-road, elemento che può scoraggiare chi davvero cerca un veicolo pronto all’avventura.

Il vero problema? Il prezzo e il mercato delle supercar custom

Nonostante un chilometraggio relativamente basso (circa 54.237 km in oltre 15 anni), il prezzo richiesto dal rivenditore olandese Prins si aggira intorno ai 99.500 €. Questo lo pone ben al di sopra del valore di mercato di una GT-R stock della stessa annata, anche in ottime condizioni.

Ed è proprio qui che nasconde la ragione principale per cui questa GT-R off-road resta invenduta da anni: la nicchia di potenziali acquirenti per un progetto così radicale è estremamente ristretta. Mentre le GT-R originali continuano a essere ricercate dagli appassionati e collezionisti, un veicolo modificato così drasticamente attrae soprattutto curiosità estetiche, non necessariamente convincenti dal punto di vista pratico o prestazionale.

Cosa ci insegna questo progetto unico

Il caso della GT-R trasformata in off-road riflette una dinamica interessante nel mondo delle supercar e delle auto altamente modificate: l’originalità e la personalizzazione estrema non sempre corrispondono a un aumento di valore percepito. Spesso accade che chi investe in veicoli iconici preferisca mantenere intatta la configurazione originale, preservando il potenziale collezionistico e la rivendibilità.

In un mercato dove la Nissan GT-R R35 è ormai fuori produzione dopo 18 anni di carriera gloriosa, con oltre 48.000 esemplari venduti e un’eredità da supercar killer difficilmente eguagliata, i puristi guardano con scetticismo a progetti troppo eccentrici.

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