Nuova Fiat Punto: rinviata al 2015?

Nuova Fiat Punto: rinviata al 2015?
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La prossima generazione della Fiat Punto potrebbe slittare ulteriormente fino al 2015 a causa della crisi economica. Sindacati e lavoratori di Melfi in allarme, no comment da parte del Gruppo torinese
27 agosto 2012

I futuri piani aziendali del Gruppo Fiat rimangono al momento sconosciuti, lasciando nell’incertezza migliaia di lavoratori che attualmente sono impiegati negli stabilimenti di produzione italiani. In particolare, la notizia di un possibile rinvio al 2015 della prossima generazione della Fiat Punto, ha messo in allarme gli operai e i sindacati di Melfi.

La nuova Punto infatti rappresenta un progetto assolutamente fondamentale per il futuro dello stabilimento lucano. I segretari regionali per la Basilicata di Uil e Uilm, Carmine Vaccaro e Vincenzo Tortorelli, hanno dichiarato: «I dati allarmanti relativi al calo di vendite rischiano di produrre il secondo rinvio dell'atteso nuovo modello di Fiat. Secondo alcune indiscrezioni infatti, il Lingotto starebbe seriamente prendendo in considerazione l'idea di rinviare il lancio della nuova Punto.»

«È indispensabile quindi correre ai ripari nonostante il no comment rilasciato fino ad ora dal Gruppo automobilistico, che intende rinviare qualsiasi decisione sul lancio della nuova Punto contestualmente alla presentazione dei risultati del prossimo trimestre in agenda per la fine di ottobre, quando il Lingotto dovrebbe presentare il nuovo piano industriale sul futuro di stabilimenti e prodotti in Italia.»

Il progetto della nuova Punto previsto a Melfi dal 2013, aveva già indicato l'ad di Fiat Sergio Marchionne lo scorso giugno, è tra quelli che il Lingotto sta al momento riconsiderando. E' un obiettivo vitale per la Sata di Melfi, sottolineano i vertici regionali di Uil e Uilm: «L'arrivo della nuova Punto é fondamentale per garantire l'attività produttiva dopo il 2013 che verrebbe superato solo grazie al ricorso alla cassa integrazione.»

Non resta che attendere un quadro chiaro sull'assetto che verrà stabilito per tutti gli stabilimenti in Italia, con Cassino che oggi sembrerebbe un anello debole, addirittura più a rischio degli altri. Qualche elemento di chiarezza potrebbe arrivare dal confronto tra Fiat e il Governo, con l'incontro tra Marchionne ed il ministro del Lavoro Elsa Fornero che era atteso entro agosto, ma che non sarebbe ancora in agenda.

Intanto arriva la notizia che il governo serbo non sarà in grado di rispettare tutti gli obblighi contrattuali previsti per quest'anno nei confronti dell'impianto Fiat di Kragujevac, e che dovrà rinviare una parte di essi al 2013. Lo ha detto il Ministro dell'Economia e finanze, Mladjan Dinkic, spiegando che il nodo sarà al centro di un incontro mercoledì prossimo a Belgrado con il vicepresidente del Gruppo Fiat Alfredo Altavilla.

Fonte: Ansa

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