Nuovo Codice: norme più severe per la mobilità urbana

Nuovo Codice: norme più severe per la mobilità urbana
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Riflettori puntati sulle nuove modalità di spostamento in città: obbligo di targa, assicurazione e casco per i monopattini; e niente sigarette mentre si guida l'auto
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
19 ottobre 2021

Arriva in Commissione Ambiente e Trasporti il corpus degli emendamenti al testo principale del Codice della Strada, elaborati dai singoli partiti: la discussione, secondo le indiscrezioni trapelate, si concentrerà soprattutto sulle nuove forme di mobilità leggera in ambito cittadino, con proposte di regolamentazione per una materia al momento piuttosto indisciplinata e che pare agevolare comportamenti disinvolti quando non potenzialmente pericolosi per gli stessi utilizzatori e gli altri utenti della strada.

Riflettori puntati sui monopattini, dunque, per i quali si chiede da più parti una stretta regolamentare: si parla di obbligo di targa ed assicurazione RC, insieme a quello di casco e giubbetto rifrangente per i conducenti anche se maggiorenni; confermato il divieto di trasporto per un secondo passeggero, mentre il limite di velocità massima consentita sarebbe portato a 20 km/h rispetto agli attuali 30 e con nuove norme per quanto riguarda il posteggio dei veicoli dopo l'uso; il tutto a fronte di sanzioni più pesanti a carico degli eventuali trasgressori.

Ma l'attenzione del legislatore riguarderebbe anche altre modalità di guida fonte di pericolose distrazioni: si annuncia la linea dura anche per chi ha l'abitudine di fumare mentre è al volante.

Quindi divieto di fumo, ma non solo: ci saranno sanzioni molto più severe per l’utilizzo di qualsiasi oggetto che può far togliere le mani dal volante, come smartphone, pc o tablet.

I nuovi importi derivanti da verbali sanzionatori per tali infrazioni sarebbero compresi tra 422 e 1.697 euro, rispetto agli attuali 167-661 euro, oltre alla sospensione della patente da sette giorni a due mesi.

Andrebbe ancora peggio ai recidivi: in caso di stessa violazione ripetuta nell'arco di 24 mesi, infatti, l'ipotesi è di una  in Parlamento di una maximulta da 644 a 2.588 euro, con sospensione di patente da uno a tre mesi.
 

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