Officine: la filiera si è rimessa in attività

Officine: la filiera si è rimessa in attività
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Una ricerca dell'Osservatorio Autopromotec su officine e centri di autoriparazioni conferma la ripresa del lavoro e le prospettive positive rispetto ai prossimi mesi
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
16 giugno 2020

Il lavoro in officina, dopo i mesi critici della pandemia, sta tornando su livelli standard: l’indagine condotta su un campione importante di strutture di autoriparazione, infatti, conferma che a maggio la differenza tra la percentuale di operatori che hanno indicato alto il livello di attività e la percentuale di quanti che lo hanno valutato basso è stata pari a -6, dato certo ancora negativo, ma molto meno rispetto al -94 registrato ad aprile, mese di totale lockdown, nel quale il lavoro delle officine ha subìto un drastico rallentamento.

Con il progressivo allentamento delle restrizioni per la popolazione ed il ritorno (quasi) completo alla normale dinamica di circolazione sulle strade, la differenza tra valutazioni positive e negative da parte degli operatori del settore è migliorata in maniera evidente.

Per la dinamica dei prezzi praticati in officina, a maggio il livello nella maggior parte dei casi non ha subito variazioni: solo l’8% del interpellati, infatti, ha indicato in aumento i prezzi delle prestazioni offerte ai clienti.

Una situazione di stagnazione, anche se in misura molto meno marcata rispetto a quanto registrato nei mesi precedenti.

Il barometro di Autopromotec monitora anche aspettative e previsioni per i prossimi mesi: per il volume delle attività di autoriparazione, la maggioranza degli autoripatori (74%) si aspetta che l’attività rimanga stabile, il 14% la ipotizza in diminuzione e il 12% in aumento.

Anche per i prezzi si confermata la tendenza in cui prevalgono i giudizi di stabilità: il 78% degli autoripatori intervistati, infatti, indica che i prezzi non subiranno variazioni, contro appena l’8% di chi ritiene che vi possa essere un aumento e il 14% di chi li indica in diminuzione.

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