Paolo D’Ettore: «Nissan Navara NP300 grande lavoratore, ma bello e comodo da guidare»

Paolo D’Ettore: «Nissan Navara NP300 grande lavoratore, ma bello e comodo da guidare»
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Matteo Ulrico Hoepli
Il responsabile marketing per i veicoli commerciali leggeri della Casa giapponese ci parla di cosa è cambiato con la nuova generazione del pick-up
2 dicembre 2015

In occasione della presentazione internazionale del nuovo Nissan Navara NP300, ovvero la terza versione del noto pick-up giapponese, incontriamo il Direttore Marketing europeo per i veicoli commerciali leggeri di Nissan. E' un italiano, si chiama Paolo D’Ettore, lavora in Nissan dal 2007 e vive nelle alpi Francesi dello Jura, vicino alla sede Nissan (che è in Svizzera). Quindi utilizza il Navara soprattutto durante il periodo invernale, vista la sua grande passione per lo sci. 

 

I pick-up sono strumenti di lavoro ma anche auto per il tempo libero. Come interpretate e capite il trend di questi veicoli in Europa?
«Noi studiamo molto attraverso le indagini sui clienti, e quindi cerchiamo d’interpretare i trend. Incredibile a dirsi, ma i pick-up nel mondo sono tra le auto più vendute e sono molto usati per l’uso personale. Non in Europa, ma sicuramente anche qui le cose stanno cambiando, infatti si va sempre di più verso il “double usage”». 

 

Quindi l'Europa potrebbe diventare un mercato più grande come negli USA o per i pick-up resterà comunque una nicchia?
«In Europa prima della crisi del 2008 si vendevano 150.000 pick-up, mentre adesso siamo a 120.000 circa, ma prevediamo i numeri stabili in leggera crescita per il futuro. E poi in Europa abbiamo ben l’80% di quota del Double Cab, quindi è evidente che l’utilizzo del Navarra ha uno spettro molto ampio».  

Paolo DEttore nissan (4)
Paolo D'Ettore è il responsabile marketing per il mercato europeo degli LCV di Nissan

 

La vostra quota nel mercato europeo?
«Con Navara 2, avevamo circa il 15%, vedremo con il nuovo…».

 

L’Italia è un mercato particolare. Cosa prevedete rispetto al resto d'Europa?
«La fetta maggiore del mercato europeo, circa il 50%, è composta dal Regno Unito con il 30%, poi dalla Germania con circa il 12% e la Francia con il 10%. In Italia siamo a 4.500-5.000 auto all'anno circa. E prevediamo che questi volumi si manterranno stabili». 

 

Per quanto riguarda l’omologazione italiana come autocarro?
«Partiremo con il lancio a Febbraio con l'omologazione da autocarro. Ma può darsi che valuteremo in base alla legislazione di avere anche omologazioni diverse, anche in base alle richieste dei clienti». 

 

I motori della Navara come si differenziano?
«Il motore è un 4 cilindri turbodiesel di 2.300 cc. Il 190 cavalli ha però due turbo, in sequenza, che offrono 450 Nm a 1.500 giri. Invece il 160 cavalli ha un solo turbo e 400 Nm di coppia». 

I pick-up nel mondo sono tra le auto più vendute e sono molto usati per l’uso personale

 

Come scelgono la motorizzazione i clienti?
«Fondamentalmente la potenza più bassa è destinata per le flotte o comunque per l'uso puro come strumento di lavoro. E quindi per clienti che non hanno tanto bisogno di potenza, ma vogliono ottimizzare i costi, di acquisto e quindi d’uso. In Europa si vende molto di più il 190 cv. E pensiamo che a maggior ragione con Navara 3 si avranno più vendite della motorizzazione più potente». 

 

Il cambio 7 marce automatico è molto morbido e ben accordato al motore. Viene apprezzato dai clienti?
«La maggior parte dei clienti preferisce il manuale, sia per il prezzo di listino che per i consumi, ma anche per le soglie fiscali presenti nei vari paesi in base alle emissioni. Quindi pensiamo che questo trend continuerà». 

 

Per quanto riguarda il mercato italiano saranno previste versioni speciali?
«Sicuramente. Stiamo studiando nel ciclo di vita di Navara delle versioni speciali dedicate ad ambiti specifici come le attività sportive». 

 

Come sarebbe la sua Navara preferita?
«Io la prenderei Double Cab Savana Yellow (giallo arancione), versione Tekna, con cambio automatico e cerchi da 18 pollici. Come accessori vorrei il portasci e la copertura del vano di carico». 

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