Peugeot, ma non solo: il futuro di Stellantis nel motorsport raccontato da Jean-Marc Finot

Peugeot, ma non solo: il futuro di Stellantis nel motorsport raccontato da Jean-Marc Finot
Pubblicità
La Peugeot 9X8 a Monza ha colto il suo primo podio nel mondiale Endurance. Ma qual è il futuro di Stellantis nel motorsport? Ce lo racconta il responsabile corse del gruppo, Jean-Marc Finot
11 luglio 2023

“Nelle ultime gare abbiamo migliorato la performance della vettura, oltre all’affidabilità. Ci stiamo avvicinando ai team di testa. Non alla velocità che vorremmo, ma lo stiamo facendo. Ma sono molto orgoglioso della reazione del gruppo dopo il brutto colpo rimediato con la deludente gara a Sebring. Dobbiamo continuare su questa strada, e spero che presto saliremo sul podio”. Quando abbiamo incontrato Jean-Marc Finot, responsabile motorsport di Stellantis, non poteva ancora sapere che la sua previsione si sarebbe realizzata proprio alla 6 Ore di Monza, gara in cui la Peugeot 9X8 ha festeggiato i primi 12 mesi nel mondiale Endurance.

Ma il terzo posto colto dalla 9X8 n. 93 di Jean-Eric Vergne, Paul Di Resta e Mikkel Jensen è solo il primo passo verso ulteriori traguardi. “Abbiamo molte idee su come migliorare la vettura, sia dal punto di vista dell’affidabilità che da quello della performance – ci ha spiegato Finot a margine dell’anteprima mondiale della nuova 208 restyling -. Non ripartiremo da zero, perché non avrebbe senso sia dal punto di vista del budget che da quello della pianificazione. L’ultima gara dell’anno, in Bahrain, si svolgerà a novembre, e la prossima stagione inizierà in Qatar a febbraio. La pausa è molto corta, ma gli aggiornamenti che abbiamo in cantiere sono azzeccati”.

Ma quali sono i punti su cui è necessario intervenire per far fare alla Peugeot 9X8 un salto di qualità che possa consentirle di avvicinarsi a Toyota e Ferrari, attualmente i costruttori al top nella nutrita classe regina del mondiale Endurance? “L’aspetto su cui dobbiamo migliorarci è il drag ad alta velocità, per incrementare la rapidità di punta. Ma dobbiamo anche lavorare sulla trazione a bassa velocità. Sono questi i punti deboli su cui dobbiamo intervenire per colmare il distacco dai team di punta. Una volta sistemato questo, si può lavorare di fino sul set-up e ci si può concentrare sulla performance”.

Foto: Mirko Crafa
Foto: Mirko Crafa

Un lavoro, questo, basato anche sugli insegnamenti appresi alla 24 Ore di Le Mans, una prova sfidante che Peugeot ha concluso con entrambe le 9X8. “Le Mans sceglie sempre il suo vincitore – ha spiegato ridendo Finot -. Per vincere servono diverse fondamenta, a cominciare dal passo. Poi ci sono l’affidabilità, e i fatti della gara. Dobbiamo migliorare il secondo punto, per finire a Le Mans abbiamo dovuto sostituire alcune parti sabato pomeriggio. Il nostro obiettivo è quello di evitare che succeda. Infine ci sono la strategia e la gestione delle gomme. Devo dire che per quanto riguarda la prima, abbiamo optato per una scelta coraggiosa, ma poi ci sono stati errori, e anche questo è il motorsport. Per vincere una gara da 24 ore bisogna avvicinarsi il più possibile alla perfezione”.

Quello di Peugeot nel WEC non è l’unico programma della vasta galassia di Stellantis nel motorsport. Ma ci sono delle sinergie tra i vari impegni? “Certo. Basti pensare al programma in Formula E. Ci corriamo da otto anni ormai, e abbiamo una grande esperienza riguardo ai motori elettrici. Questo know-how è stato fondamentale per lo sviluppo dell’unità elettrica all’anteriore della 9X8. L’architettura elettrica è abbastanza simile. Ma per la 9X8 abbiamo potuto contare anche sull’esperienza di alcuni ingegneri che avevano lavorato al V8 della 908”.

Foto: Mirko Crafa
Foto: Mirko Crafa

Il futuro di Stellantis nel mondiale Endurance è ben indirizzato. Ma non possiamo fare a meno di chiederci se a livello di gruppo sia stata valutata la possibilità di approdare in Formula 1 con un team ufficiale con il regolamento 2026, che ha attratto diversi costruttori. “Per ora ci focalizziamo sulla Formula E e sul WEC, non abbiamo intenzione di entrare in F1 – ha spiegato Finot -. È un grande investimento, soprattutto se si deve mettere in piedi un team da zero. Saremmo già indietro rispetto alla concorrenza”.

Scartata la Formula 1, è possibile che un altro marchio del gruppo Stellantis – viene subito in mente Alfa Romeo – possa entrare nel mondiale Endurance, affiancando Peugeot? “In Formula E corriamo sia con Maserati che con DS; quindi, non è un’eventualità da escludere del tutto. Ma per ora non è in programma. La prima priorità resta Peugeot”. E Lancia, invece, con il suo rilancio potrà avere un futuro nelle corse? “Avrebbe senso per il brand, così come per Alfa Romeo anche per Lancia il motorsport è parte del DNA del marchio. Per ora non è stato deciso nulla, ne parleremo più avanti”.

Pubblicità