Pneumatici invernali o catene a bordo: scatta l'obbligo, cosa si rischia

Tale Direttiva si applica per un periodo valido su tutto il territorio nazionale appunto dal 15 novembre e fino al 15 aprile, con possibile estensione nel caso di particolati condizioni climatiche avverse.

Oltre il 15 aprile, andranno poi rimesse le coperture “normali“, con deroga di un mese per i veicoli che montino gomme con codice di velocità inferiore a quello riportato dalla carta di circolazione, che non deve comunque mai essere inferiore a Q(160 km/h); in tal caso, andrà esposta all'interno dell'abitacolo una targhetta ben visibile, che riporti la velocità massima consentita con pneumatici declassati.

I pneumatici invernali sono identificati dal codice presente sul battistrada: la marcatura M+S (o M.S o M&S, a discrezione del costruttore) sul fianco e l'eventuale ulteriore pittogramma alpino, una montagna a tre picchi con un fiocco di neve all'interno, che attesta il superamento di uno specifico test di omologazione su neve.


Per altre categorie di pneumatici (le cui denominazioni sono più varie, spaziando da “All Season“ a “4 stagioni“, da “Multipurpose“ a “All Weather“) è utile ricordare invece che si tratta di definizioni commerciali, a cui corrispondono specifici contenuti tecnici e quindi possibilità d'uso stabiliti dai singoli costruttori. 

Attenzione a rispettare le regole: chi venisse sorpreso dalle forze dell'ordine senza le regolari gomme invernali può essere multato ed obbligato al pagamento di una sanzione da 41 a 168 euro se su una strada del centro abitato, che sale da 84 a 355 euro se l'infrazione fosse contestata su extraurbane e autostrade; inoltre può essere anche disposto il fermo del veicolo fino alla messa in regola delle gomme, mentre in caso di recidiva è prevista anche la decurtazione di tre punti dalla patente.