PSA e Ford: rivisti gli accordi sui propulsori

PSA e Ford: rivisti gli accordi sui propulsori
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PSA e Ford hanno dichiarato di aver modificato parte degli accordi della joint venture stretta nel 1998 per la produzione di diversi tipi di propulsori. In particolare non verranno più prodotti congiuntamente i motori con una cilindrata pari o superiore ai 2.0 litri
10 aprile 2012

Il Gruppo PSA Peugeot Citroen e Ford hanno comunicato di avere rivisto gli accordi previsti dalla joint venture per la produzione di una serie di propulsori, che fino ad oggi riguardava principalmente i motori con un cilindrata compresa tra i 1.400 e i 1.600 cc e quelli da 2.000 cc o con una cubatura ancora maggiore.

Le due Aziende precisano in una nota ufficiale che è stato deciso di sviluppare e fabbricare indipendentemente i motori diesel di maggiore cilindrata, da 2.0 litri e oltre, per rispondere in maniera più efficace alle future esigenze e alle nuove normative.

Nel comunicato congiunto di PSA Peugeot Citroen e Ford si precisa inoltre che la decisione non avrà ricadute sulla produzione corrente di motori sviluppati in comune e concepiti per rispondere alle normative Euro 6 che entreranno in vigore a partire dal 2014.

Questa decisione riguarderà inizialmente (a partire dal 2015) solo i motori per i veicoli commerciali, mentre non è ancora ben chiaro come e quando questa separazione potrà influenzare la produzione di propulsori per auto.

Nata nel 1998, la joint venture tra PSA Peugeot Citroen e Ford ha prodotto fino ad oggi 20 milioni di motori. La parte relativa alle unità da 1.4 a 1.6 litri, che non verrà influenzata dalla separazione, rappresenta circa il 75-80% dei volumi produttivi in comune nei siti produttivi PSA di Trémery e Douvrin in Francia e Ford di Dagenham in Inghilterra e Chennai in India, per un totale di circa 2,3 milioni di unità all'anno.

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