Rally Italia Sardegna. Latvala (VW Polo) è il re della prima giornata WRC

Rally Italia Sardegna. Latvala (VW Polo) è il re della prima giornata  WRC
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Nel WRC Volkswagen fa sentire la sua superiorità con Latvala, ma anche Hyundai alza la testa con Neuville. Il rally mondiale in Sardegna è ancora aperto
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
7 giugno 2014

Alghero, 6 giugno - Mangiato l’Italiano e rigettatene le ossa nella polvere, il Mondiale di buon appetito prende il volo e fa del Sardegna Italia una gara di tenere bene nella memoria. Sulle piste sarde non si scherza, e il primo giorno del Mondiale scatena gli elementi lo possono rendere un minimo incerto, almeno sotto il profilo agonistico. Nessuna ovvietà, totalizzatori in imbarazzo allo sportello delle scommesse, ecco la sensazione che, se non proprio da riscrivere, il Campionato abbia in serbo altri capitoli di grandissimo interesse. Di già visto c’è l’efficienza della “macchina” Volskswagen, tradotta in Sardegna in un complessivo che rafforza gli entusiasmi e da sempre più voce alla “panchina”. 

La zampata di Latvala

In questo caso la voce grossa la fa, al tramonto del venerdì, Jari-Matti Latvala, evidentemente esaltato nel morale dalla vittoria argentina che sembra aver dato al finlandese un potere quasi taumaturgico. Gara non certo archiviata, ma per il momento Latvala può permettersi anche una certa arroganza tattica.

wrc argentina 2014 (3)
La Hyundai si fa notare con Tierri Neuville ma è ancora lontana dalla vetta

 

Di nuovo nel programma del Sardegna c’è stata la risalita delle quotazioni Hyundai, tutte peraltro ancora da verificare e ridimensionate drasticamente nel corso della giornata. Dal punto di vista del potenziale, è innegabile che le prestazioni della macchina sono sufficienti a ricreare almeno un po’ di atmosfera sotto la “tenda” di Marca, quei cinquanta metri del capannone di alluminio e pannelli che domina sul lungomare di Alghero come solo potrebbe fare, al contrario, costruire un duomo in mezzo ad una zona industriale.

Hyundai si fa notare

Con Hyundai Thierry Neuville, astro d’argento la scorsa stagione e ancora non visto in questa, Juho Hanninen, Pilota dagli exploit contradditori. Entrambi i Piloti Hyundai si sono fatti apprezzare nelle prime speciali del giorno, vincendo le prime due, le Terranova Sud e Nord, e addirittura alternandosi al comando del Rally fino alla terza. Poi sono iniziate ad arrivare le avversità, tutte quasi insieme nella prima Loelle. Il belga ha lasciato oltre venti minuti per una “toccatina” alla sospensione” anteriore destra, e il norvegese ha ridotto la sua i20 WRC a un relitto dopo una carambola in pineta, chiudendo lì la sua partita per fortuna senza conseguenze sul piano fisico.

Il Rally è quanto mai aperto, e l’ansia da attesa per l’esito della Lunga, la Monte Lerno reinventata da Siviero, è agli sgoccioli

 

A quel punto Jari-Matti Latvala ha rotto gli indugi. Si sarà detto: “Se qui nessuno va avanti, o peggio ancora si ferma, ci riprovo io!” Sebastien Ogier, infatti, aveva già i suoi grattacapi con l’ingrato ruolo di spazzino, e ripulire partendo per primo quelle sarde non è una cosa che si può fare nel tempo libero. Mikko Hirvonen aveva letteralmente mandato in fumo i suoi pur buoni propositi sacrificando con il fuoco, nel corso della terza speciale, la Fiesta RS, e i Piloti Hyundai si erano tolti di scena una PS dopo, proprio quella in cui Latvala aveva fatto un salto incredibile passando dalla sesta alla prima posizione. Esecuzione perfetta, e avversari KO.


Con il secondo giro finalmente Ogier poteva considerare finito il suo lavoro di pulizia, e dedicarsi con maggiore attenzione alla classifica. Anche al Campione del Mondo la decimazione aveva offerto la possibilità di un considerevole salto in avanti, e così alla resa dei conti la situazione generale ha finito per compattarsi nuovamente a favore delle Polo R, quasi in carovana sul podio di mezzo Italia Sardegna se non ci fosse la Citroen DS3 di Ostberg a sbarrare il passo a Mikkelsen. Il Rally è quanto mai aperto, e l’ansia da attesa per l’esito della Lunga, la Monte Lerno reinventata da Siviero, è agli sgoccioli.

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