Renault, definito l'accordo per il prestito garantito dello Stato francese

Renault, definito l'accordo per il prestito garantito dello Stato francese
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Renault ha raggiunto un accordo con un consorzio di banche per una linea di credito da cinque miliardi di euro garantita dallo Stato francese
3 giugno 2020

È stato perfezionato l'accordo tra Renault e un consorzio di banche per l'erogazione di una linea di credito da cinque miliardi di euro grazie alle garanzie concesse dallo Stato francese. Gli isituti di credito coinvolti sono BNP Paribas, Crédit Agricole, HSBC France, Natixis e Société Générale. Il finanziamento può essere richiamato integralmente o parzialmente entro il prossimo 31 dicembre, in base alle "esigenze di liquidità nel contesto di una crisi senza precedenti". L'accordo, della durata di 12 mesi, prevede un'opzione per l'estensione del prestito per altri tre anni. 

Lo Stato francese, pur avendo concesso garanzie fino al 90% dell'importo totale del prestito, non ha richiesto a fronte del proprio impegno nessuna garanzia dal punto di vista occupazionale, nonostante diversi ministri dell'esecutivo abbiano sottolineato negli ultimi giorni l'importanza di mantenere gli impianti produttivi e di salvaguardare la forza lavoro. Questo senza però esercitare pressioni eccessive su Renault, soprattutto vista la conclamata situazione di difficoltà in cui versa la casa della Losanga. Il presidente di Renault, Jean-Dominique Senard, ha fatto sapere che dal governo è arrivata l'esortazione al mantenimento di colloqui fattivi con le parti sociali in vista del forte ridimensionamento dell'organico annunciato la scorsa settimana: saranno tagliati 15.000 posti di lavoro nel mondo. 

Saranno numerosi gli esuberi in Francia, con 4.600 tagli al personale previsti nei prossimi mesi, facendo leva sulla riqualificazione dei lavoratori e sulle uscite volontarie. Al momento non sono invece previste chiusure di fabbriche fino al 2022, fatta eccezione per l'impianto di Choisy-le-Roi, nei pressi di Parigi. Tra le richieste del Ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, c'è la trasformazione degli stabilmenti nella Francia settentrionale in centri di eccellenza; per capire se questa richiesta venga effettivamente esaudita, bisognerà attendere il nuovo piano strategico elaborato dal CEO Luca De Meo, che assumerà ufficialmente la carica il prossimo 1° luglio. 

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