Rivian parte subito forte, azioni a +30%

Rivian parte subito forte, azioni a +30%
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Wall Street saluta con fiducia il debutto dell'azienda produttrice di veicoli elettrici
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
11 novembre 2021

Il titolo dei giornali è uscito a caratteri cubitali: l'azienda anti-Tesla, al cui capitale partecipano anche Amazon e Ford, in un solo giorno di contrattazioni a Wall Street ha già superato in valore marchi storici come General Motors e la stessa Ford, grazie ad azioni che sono passate dal prezzo di collocamento iniziale di 78 fino al picco di 106,56, per poi rallentare un po' e chiudere a 100,73 dollari, pari quasi al +30% rispetto al prezzo iniziale dell'Ipo.

L'interesse nei confronti della matricola in Borsa, che per molti analisti potrebbe ripetere la parabola di Tesla, è apparso subito evidente con l’acquisto di 5 miliardi di dollari di azioni da parte di investitori chiave, tra cui Amazon, già titolare del 20% del capitale, e colossi finanziari come Blackstone e Soros Fund. 

L’azienda, guidata fin dalla fondazione del 2009 da R.J. Scaringe e che per la Ipo si è affidata alle più importanti banche d’affari di Wall Street (Morgan Stanley, Goldman Sachs e Jp Morgan), ha mostrato i primi prototipi nel 2018 e ha avviato la produzione del suo veicolo elettrico d'esordio, il pickup R1T, nello scorso settembre, iniziando subito le consegne.

Dallo stabilimento di Normal, in Illinois, entro fine anno non usciranno più di 1.200 veicoli, ma il piano industriale prevede di arrivare già a 150.000 nel 2022 ed a superare la soglia del milione di unità nel 2030, grazie ad una strategia d'espansione che prevede la realizzazione di altri tre stabilimenti, in Texas, Cina e in un Paese del centro Europa.

Intanto, Rivian ha accusato una perdita netta di 994 milioni di dollari nei primi sei mesi del 2021, rispetto al deficit di 377 milioni del 2020; le perdite dovrebbero continuare nella prossima trimestrale, arrivando a 1,28 miliardi di dollari per i costi relativi all’inizio della produzione industriale; ma con la fiducia incassata a Wall Street il marchio americano potrà superare indenne la fase di avviamento produttivo e puntare ad iniziare a produrre utili in tempi medio-brevi.

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