Elon Musk: vende il 10% di Tesla e paga le tasse?

Elon Musk: vende il 10% di Tesla e paga le tasse?
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Elon chiede su Twitter se sia giusto cedere azioni per pagare il Fisco: la risposta dei follower è molto chiara!
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
9 novembre 2021

Una dei paradossi dell'economia globalizzata è che spesso chi accumula profitti sfugge all'incalzare del Fisco: per esempio, l'uomo da tutti indicato come il più ricco del mondo, non paga un cent di tasse, in quanto i suoi non sono guadagni concreti, fatti di bigliettoni verdi che gli riempiono il portafogli, ma derivano dalla quotazione delle azioni dell'azienda in suo possesso.

Come Paperon de Paperoni, Elon nuota tra i soldi, ma per il Fisco americano è un perfetto sconosciuto, o quasi: una questione che diventa anche morale, oltre che politica.

Quella della tassazione dei guadagni sui beni quotati in Borsa è tra gli argomenti di confronto più acceso degli ultimi tempi: per il senatore democratico dell'Oregon Ron Wyden, quando i beni aumentano di valore, anche se il proprietario non li vende, dovrebbe pagare le tasse sul guadagno, pur non realizzato.

Un modo per porre fine alla scappatoia fiscale che consente ai miliardari di posticipare all'infinito le tasse sulle plusvalenze, pur essendo in grado di utilizzare quella ricchezza.

Da personaggio social ed estroso come pochi, Musk ha tentato il colpo di teatro, chiedendo ai suoi follower di Twitter se avrebbe dovuto vendere il 10% delle sue azioni di Tesla per pagare le tasse.

Al sondaggio hanno partecipato oltre 3,5 milioni di persone, il 57,9% dei quali ha votato "sì": una maggioranza chiara, che imporrebbe ora a Musk di procedere con la sua ipotesi di vendita, azione che comunque dovrebbe affrontare vista la prossima scadenza di un nutrito pacchetto di stock option Tesla in suo possesso. 

Musk, che ufficialmente non prende stipendio in contanti o bonus per la sua carica in Tesla, confermando che l'unico modo per pagare le tasse è vendere azioni, testimonia come gli ultra-ricchi, a differenza dei comuni mortali, abbiano la facoltà di scegliere se diventare contribuenti, prendendo la decisione su base volontaria.
 

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