Sciopero dei tir: Italia paralizzata, manifestante perde la vita

Sciopero dei tir: Italia paralizzata, manifestante perde la vita
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Continua senza sosta la protesta degli autotrasportatori che stanno bloccando le principali vie di comunicazione della Penisola. Muore un camionista di Asti, travolto da un Tir mentre manifestava con i colleghi. Fermi gli stabilimenti Fiat
24 gennaio 2012

Il blocco dei tir, che sta paralzzando le principali arterie di comunicazione della Penisola da domenica scorsa, non sembra voler cedere nemmeno davanti alla minaccia di precettazione avanzata dal Garante.

La protesta selvaggia degli autotrasportatori ha provocato anche una vittima: si tratta di un camionista di Asti, Massimo Crepaldi, che stava manifestando il proprio dissenso sulla Strada Statale 10, nei pressi del casello autostradale di Asti Ovest. Alle 5 e un quarto di mattina è sopraggiunto un tir con targa tedesca, guidato da una donna, che ha investito e travolto in pieno l’uomo, uccidendolo. 

 

Le prime indiscrezioni confermano l’ipotesi di un fatale incidente, provocato involontariamente dalla camionista tedesca, che cercava di aprirsi un varco tra i tir che bloccavano l’ingresso dell’autostrada.

La situazione per la circolazione nel Paese rimane critica, tanto che la Polizia Stradale ha rivelato un centinaio di blocchi disseminati lungo le principali vie di comunicazione italiane. Mentre la situazione in Lombardia appare nettamente migliorata rispetto a ieri, con la rimozione dei blocchi che paralizzavano le zone di Bergamo e Brescia, dalle otto di questa mattina sono stati rivelati una decina di autoarticolati nei pressi di Ventimiglia, che stanno rendendo difficoltosa la circolazione con il confine francese, mentre rimangono numerosi i tir fermi nella zona di Albenga.

Un’altra zona molto colpita dalla protesta si conferma l’Emilia, dove decine di mezzi per il trasporto pesante stanno paralizzando i caselli di Piacenza Nord e Fiorenzuola, tanto che i disagi per gli automobilisti si ripercuotono anche sulla via Emilia e sulla viabilità ordinaria. Nettamente migliorata rispetto alla giornata di ieri la situazione in Romagna, dove per il momento i tir stazionano nelle aree di servizio di Cesena Nord, Forlì, Faenza e Ravenna senza creare danni alla circolazioni.

Le Forze dell’Ordine sono riuscite a ripristinare la circolazione in entrambi i sensi di marcia sulla A1, all’altezza del casello di Napoli Nord, anche se rimane obbligatoria l’uscita a S. Maria Capua Vetere per chi proviene da Roma e a Pomigliano d’Arco per chi proviene da Sud, mentre il traffico sull’autostrada A30 risulta regolare dopo la rimozione del blocco alla barriera di Mercato S. Severino, effettuato questa mattina dalla Polizia Stradale.


Iniziano a manifestarsi le prime conseguenze negative della protesta sul sistema di approvvigionamento, dal momento che in numerose zone d’Italia le pompe di benzina iniziano a rimanere prive di carburante. Particolarmente grave risulta la zona a sud-set della Capitale, dove decine di distributori rimasti senza scorte sono stati presi d’assalto durante la scorsa notte da numerosi automobilisti.

Mentre i tassisti di Roma hanno sospeso lo sciopero che ieri ha paralizzato completamente il sistema dei trasporti pubblici urbani, la protesta ha iniziato a creare problemi agli stabilimenti Fiat di Melfi, Cassino, Pomigliano, Mirafiori e Sevel, che proprio a causa dei blocchi rimarranno fermi anche per il secondo turno lavorativo.

La situazione appare in continua evoluzione e viene costantemente monitorata da tutte le sezioni disponibili della Polizia Stradale, anche se i disagni potrebbero aggravarsi, dal momento che la protesta indetta da Trasportounito dovrebbe protarsi almeno fino al prossimo venerdì.

 

Fonte: Ansa

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