Se filmo un incidente stradale con lo smartphone passo dei guai? E se lo metto sui social?

Se filmo un incidente stradale con lo smartphone passo dei guai? E se lo metto sui social?
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Ben 109 automobilisti sanzionati in Francia per aver usato lo smartphone alla guida mentre riprendevano un incidente. Una lezione che vale anche per l'Italia.
18 giugno 2025

Oltre 100 automobilisti multati sull’A7 per aver filmato un incidente con lo smartphone. È accaduto il 5 giugno 2025 in Francia, e la vicenda solleva dubbi anche in Italia. È davvero vietato riprendere un sinistro stradale? E quali sono i rischi legali?

Tutto è cominciato all’alba del 5 giugno sull’A7, nei pressi di La Roche-de-Glun, quando un tir si è ribaltato dopo che il conducente si sarebbe addormentato al volante. Per fortuna, solo ferite lievi per l’autista, uscito da solo dal mezzo. Le operazioni di recupero, durate ore e condotte con gru specializzate, hanno attirato l’attenzione degli automobilisti di passaggio.

Molti si sono lasciati prendere dalla curiosità, rallentando per scattare foto o girare video col telefono in mano mentre guidavano. Risultato? 109 automobilisti verbalizzati dalla gendarmeria senza essere fermati. Le sanzioni arriveranno direttamente a casa. In Francia, come in Italia, l’uso del telefono alla guida è vietato, anche se si filma un incidente. Secondo il Codice della Strada francese (art. R.412-6-1), tenere in mano lo smartphone comporta una multa da 135 euro (ridotta a 90 euro se pagata entro 15 giorni), la perdita di 3 punti e, nei casi più gravi, la sospensione della patente fino a 3 anni. In Italia il nuovo Codice della Strada ha aumentato le sanzioni che vanno da 250 a 1.000 euro e 5 punti sulla patente o addirittura la sospensione della stessa per 15 giorni.

Ma qui nasce il punto controverso: non è detto che chi riceve la multa fosse alla guida. In Francia (anche in Italia) è possibile contestare, dichiarando di non essere il conducente. Tuttavia, se la contestazione viene respinta, la sanzione può salire a 375 euro o addirittura a 750.

Non cancella il divieto di usare il telefono alla guida l'uso giustificato o presunto per scopi giornalistici: l’infrazione resta. La sicurezza stradale viene prima di tutto.

E se metto il video sui social?

A parte le multe per l'uso del cellulare al volante, la pubblicazione di foto e video sui mezzi digitali che rendano riconoscibili le persone coinvolte o i loro veicoli possono ledere la privacy e di conseguenza sanzionati dietro querela di parte. Se si utilizza questo materiale, bisogna avere l'accortezza di cancellare targhe e volti ed elementi del video che possano far risalire alle identità di chi è coinvolto. In casi come questi la legge non ammette che si possano divulgare immagini che ledano i diritti personali invocando il "diritto di cronaca" per evitare di sconfinare nella diffamazione o andando a ledere il diritto all’oblio, cioè ad essere dimenticati. Una situazione di questo tipo può avvenire frequentemente sui social network, attraverso i quali le informazioni girano velocemente. Quindi dobbiamo prestare attenzione a tutto ciò che scriviamo pubblicamente, riferito ad altri. Il diritto di cronaca è legittimato solo se i fatti sono veri, di interesse pubblico e se sono esposti in forma civile e corretta (Cass. 9 giugno 1998, n. 5658).

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