Settore automotive, tavolo di confronto al Ministero

Settore automotive, tavolo di confronto al Ministero
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Appuntamento il 23 giugno con il ministro Giorgetti per discutere dei problemi della filiera
  • Alfonso Rago
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17 giugno 2021

Settore automotive, qualcosa si muove: Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, ha indicato la data del 23 giugno per l’apertura di un tavolo di confronto con le aziende, allargato anche all'indotto.

Durante un question time alla Camera, il ministro ha confermato l’interesse del Governo verso questo settore produttivo, che fornisce un importante contributo al PIL nazionale: «Sicuramente intendiamo fare la nostra parte perché l'automotive e il ruolo di Stellantis sono un po' il cuore della politica industriale del Paese - ha dichiarato Giorgetti - Parlare di Stellantis è importante, perché ci sono impegni assunti dall'azienda anche in relazione alla garanzia sotto il profilo degli investimenti che sono stati confermati».

Giorgetti ha spiegato che in occasione di una riunione al Mise, la discussione si è concentrata soprattutto sull'impianto di Melfi, «destinato per primo al trasferimento tecnologico e cioè alla produzione di macchine elettriche. L'azienda ha ribadito la vocazione territoriale, cioè la volontà di investire seriamente anche per quanto riguarda l'innovazione di modelli su Melfi. Questo non vuol dire che il problema su Melfi sia risolto perché partirà una trattativa sindacale per organizzazione e riorganizzazione connessa alla chiusura di una linea, ma perché altri sono i temi su cui abbiamo chiesto all'azienda di confrontarci in successivi incontri».

Al centro dell’attenzione generale c’è la possibile localizzazione in Italia di una gigafactory per la produzione di batterie: «Ci attendiamo che sia possibile farla - ha proseguito Giorgetti - ma sul dove ci sono idee diverse in Parlamento. Attendiamo la decisione dell'azienda. In merito ad altre realtà produttive del Paese, abbiamo scelto la transizione ecologica e sappiamo che gli stabilimenti che producono motori diesel hanno gli anni contati. Anche su questo abbiamo sollecitato l'azienda a rivelare la sua posizione e su tale argomento inizieremo il confronto il 23 giugno al ministero».

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